Bacco del Monte – Hard Rock Cafe, Firenze – Giovedì 23 febbraio 2023

Si può essere rock se rompi con la tradizione e inventi qualcosa di nuovo e di folle come ad esempio metterti in testa di produrre pinot nero nel Mugello, terra fino a pochissimo tempo fa mai considerata di qualità nel mondo del vino. L’azienda Bacco del Monte nasce nel 2016 quando Enrico ed Elena decidono di piantare un vigneto a Pinot Nero sulle bellissime colline del Mugello. Precisamente l’azienda si trova a Vicchio, paese natale di Giotto e del Beato Angelico.  Ma qui non solo l’arte la fa da padrona: infatti, grazie alla particolare conformazione della vallata e al suo microclima caratterizzato da forti escursioni termiche giorno-notte, la coltivazione di Pinot Nero sta diventando sempre più importante.

Attualmente l’azienda produce un solo vino, Monteprimo (ma nel corso della serata ne scoprite un’altro!). Il nome deriva dalla denominazione dell’appezzamento di terreno dove è ubicata la vigna ed è un IGT 100% Pinot Nero. Viene vinificato in acciaio e successivamente svolge affinamento in barriques di rovere francese. L’etichetta rappresenta lo skyline della Tenuta, se passate a trovarli capirete il perchè…

Il MONTEPRIMO è un IGT 100% Pinot Nero da 2 ettari di vigneti condotti a Guyot metodo Simonit & Sirch. La Prima annata in commercio è la 2019. Le viti sono giovanissime ma già ben adattate. La vendemmia è totalmente manuale, dopo la raccolta si procede a diraspatura, per questa annata utilizzati anche un 20% di grappoli interi. Dopo la fermentazione alcolica il vino riposa in legno, in barriques di rovere francese. Il vino non viene sottoposto a filtrazione e l’imbottigliamento avviene direttamente in cantina. Per la tappatura sono utilizzati tappi di sughero naturale monopezzo e analizzati con naso elettronico. L’obiettivo dichiarato è presentare un vino riducendo al minimo indispensabile i trattamenti enologici.

Vino e Rock, quali i punti in comune? Se il rock è ribellione, lo è anche il vino? Oppure sono due elementi inconciliabili? Perché tra gli amanti del rock ci sono tanti appassionati di vino?
Il Rock , oltre che ribellione, è sperimentazione e azzardo. Il nostro vino nasce dalla scommessa di coltivare uva da vino e in particolare il Pinot Nero in una zona ritenuta fino a poco tempo fa non vocata, il Mugello. La passione per il vino e per la buona musica, e in particolare il Rock, secondo noi ha una base scientifica ovvero ci sono delle aree cerebrali in cui si svolgono dei processi cognitivi che raggruppano l’olfatto, il gusto e una particolare sensibilità per la buona cucina e per il vino che sono le stesse che fanno apprezzare la buona musica. Soprattutto sono le aree riconducibili alla percezione del piacere sotto controllo dopaminergico. Molti musicisti sono stati amanti della buona cucina e del vino (Rossini, Puccini…) con buona pace di chi sostiene che le persone che bevono vino hanno il cervello più piccolo!

La Cucina Southern Comfort Food dell’HRC e il vino pare un matrimonio davvero difficile… c’è un tuo vino ideale per qualche abbinamento alla cucina dell’Hard Rock Cafe? (tra i piatti da cui scegliere, il legendary burger con salsa barbecue, gli involtini vegetariani, le costine di maiale in agrodolce, i nachos formaggio e peperoncini, gamberoni piccanti thai One night in Bangkok…).
Monteprimo 2020 con le costine di maiale in agrodolce e Torre di Ponente 2021 con i gamberoni piccanti thai One night in Bangkok.

Vino e Rock, se un tuo vino fosse una canzone rock quale sarebbe?
Monteprimo 2020 Ruby Tuesday dei Rolling Stones.

Vini in degustazione a Firenze e Roma
Monteprimo 2020 Pinot Nero IGT Toscana
Torre di Ponente 2021 Pinot Nero IGT Toscana

 

Località Mulinuccio 24 50039 Vicchio (FI) www.baccodelmonte.com