Usiglian del Vescovo – Hard Rock Cafe, Firenze – Giovedì 27 febbraio 2020

Rock e storia… un binomio di ferro che sta alla base di questa tenuta che oggi risplende della nuova luce e entusiasmo del team giovane che la conduce. L’origine della Tenuta Usiglian del Vescovo risale però al medioevo con il primo atto che ne attesta l’esistenza nel 1078 quando la potente Matilde di Canossa donò ai Vescovi di Lucca Usigliano di Palaia, già conosciuto come “Usiglian del Vescovo”. La prima produzione di vino risale al 1083, quando il Vescovo di Lucca ordinò di piantare viti nella Corte del feudo di Usigliano, per officiare messa. Sotto il dominio fiorentino, dal 1509 e per tre secoli consecutivi, un lungo periodo di stabilità politica favorì la rinascita delle arti, del commercio e l’affermazione di una nuova filosofia di vita improntata ai piaceri e alla bellezza della campagna. La fattoria da presidio militare si trasformò in elegante villa fattoria e accanto all’edificio principale trovarono luogo anche i servizi necessari per la conservazione e la lavorazione dei prodotti della terra. L’azienda agraria attuale svolge le proprie attività nei locali moderni, mantenendo la barriccaia e la sala di rappresentanza negli antichi edifici medievali, dove è ancora visitabile un lungo cunicolo sotterraneo che dalle cantine sbuca nella valle limitrofa e che serviva come via di fuga in caso di assedio.

A oggi Usiglian del Vescovo si estende su circa 160 ettari dei quali 25 di vigneti di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Chardonnay e Viognier e 15 ettari di oliveti. Il suolo unico e la vicinanza al Tirreno rendono l’ambiente ottimale per la viticoltura. Le viti godono qui di condizioni particolari che conferiscono ai vini unicità ed eccezionale sapidità e freschezza. Al centro della Tenuta la villa di Usigliano, residenza padronale alla quale facevano riferimento anticamente l’insieme dei poderi e dei castelli. I vini che nascono hanno un senso di territorio speciale da scoprire con sensazioni sapide metalliche e guizzanti che si intoneranno alla perfezione con il ritmo rock della nostra serata…

Vino e Rock, quali i punti a comune? Se il rock è ribellione, lo è anche il vino? Oppure sono due elementi inconciliabili? Perchè tra gli amanti del rock ci sono tanti appassionati di vino?
Hanno in comune la mineralità! Il Rock è ribellione, mentre il vino è evoluzione, perchè si migliora; il Rock è esteriorità, mentre il vino è interiorità; il Rock è concettuale e il vino è fisico. Ci sono tanti appassionati di Rock amanti del vino perchè anche il vino dà meravigliose sensazioni.

Cucina Southern Comfort Food e vino pare un matrimonio davvero difficile…c’è un tuo vino ideale per qualche abbinamento alla cucina dell’Hard Rock Cafe? (tra i piatti da cui scegliere, il legendary burger con salsa barbecue, gli involtini vegetariani, le costine di maiale in agrodolce, i nachos formaggio e peperoncini…)
Per i burger con la salsa barbecue la Mora del Roveto o Il Barbiglione; per gli Involtini vegetariani mettiamo Il Ginestraio, per le Costine di maiale il Chianti Superiore e in leggerezza sui Nachos Il Grullaio.

Vino e Rock, se un tuo vino fosse una canzone rock quale sarebbe? (faremo una compilation su Spotify con le vostre selezioni!)
Il Ginestraio: “Gloria” di Van Morrison; Il Barbiglione: “Hurricane” di Bob Dylan; Il Grullaio: “Strange little girl” degli Strangles; Mora del Roveto: “Sweet home Alabama” di Lynyrd Skynyrd; Chianti Superiore: “Angie” dei Rolling Stones.

Vini in degustazione:
Mora Del Roveto Igt Toscana Rosso 2017
Il Grullaio Igt Costa Toscana Rosso 2016
Il Ginestraio Igt Costa Toscana Bianco 2018
Il Sangiose’ Igt Costa Toscana Rosato 2018
Il Barbiglione Doc Terre di Pisa Rosso 2015

Usiglian del Vescovo – Loc. Usigliano – Palaia (Pi) – 0587 468000 – www.usigliandelvescovo.it