Banfi – Obicà, Firenze – Giovedì 23 settembre 2021

Da quando è diventata un’icona mondiale, Montalcino e la sua vendemmia catalizzano l’attenzione del mondo intero per capire come sarà il Brunello che verrà, tanta è ormai l’attesa per le prossime bottiglie che nasceranno in questo territorio. A Castello Banfi i preparativi per accogliere le prossime uve di sangiovese sono quasi terminati e l’obbiettivo è quello di far nascere un altro Brunello di Montalcino edizione 2016, quella dei record di punteggi della critica e di vendita nonostante la pandemia.
In Italia poche aziende possono vantare una gamma di vini ampia e ben mirata come quella di Castello Banfi che dai cru più raffinati di sangiovese arriva fino agli spumanti di alta quota piemontesi (trovate il freschissimo Alta Langa extra brut al banco) e che nel corso degli anni ha contribuito a far diventare trendy e imprescindibile il vermentino con la sua “Pettegola”.

La vendemmia comincia a delinearsi, il cambiamento climatico è forse ineluttabile: cosa avete messo in campo e in cantina per mitigare i suoi effetti? Quali dei tuoi vini sono cambiati e come?
Da alcuni anni ogni vendemmia è diversa dall’altra e le differenze sono, spesso, molto importanti. Ad oggi, nel momento in cui scriviamo, è ancora difficile fare una previsione per la vendemmia 2021. Possiamo dire, però, che negli ultimi anni la gestione dei vigneti è curata ancora più nel dettaglio: ogni vigneto e, spesso, anche alcune sue parti, viene gestito separatamente, con particolare attenzione alle condizioni climatiche che si presentano. Ciò che facciamo, soprattutto nei vigneti di sangiovese atto a divenire Brunello di Montalcino, è la doppia raccolta. Un primo passaggio ci permette di fare una prima selezione e raccogliere le uve che saranno usate per produrre, per esempio, vini IGT; con il secondo passaggio, in un secondo tempo, portiamo in cantina le uve migliori, quelle che hanno raggiunto la maturazione perfetta. La selezione continua in cantina, con il banco di cernita manuale per i grappoli e la selezionatrice ottica per gli acini per la produzione di Brunello di Montalcino, ma anche per tutti gli altri vini facciamo un’accurata selezione meccanica. Restando sul Brunello, negli ultimi anni stiamo passando sempre più all’uso delle botti grandi, da 60 e 90 ettolitri, riducendo in maniera importante l’uso delle barrique.

La cucina fresca e brillante a base mozzarella e prodotti italiani di Obica Mozzarella ci mette davanti molte opzioni di abbinamento: consigliaci uno o più vini perfetti per una ricetta di cucina classica italiana e uno per una ricetta creativa.
La Pettegola, Vermentino, Toscana IGT è senz’altro il vino perfetto per le ricette più creative a base mozzarella, dove la buona acidità, la freschezza e la morbidezza del Vermentino si armonizzano con la corposità del latticino. Per le ricette più classiche suggeriamo, invece, la Cuvée Aurora Extra Brut, Alta Langa DOCG: una bollicina intensa, fragrante, elegante e sapida.

Vini in degustazione
La Pettegola 2020, Vermentino, Toscana IGT
Cuvée Aurora 2017, Extra Brut, Alta Langa DOCG
Poggio alle Mura 2018, Rosso di Montalcino DOC
Poggio alle Mura 2016, Brunello di Montalcino DOCG

Castello di Poggio alle Mura – 53024 Montalcino (Si) – 0577 840111 – www.castellobanfi.it