Masseria Laureano – Hotel de la Ville, Roma – Giovedì 25 giugno 2020

Matera, la città fulcro ed epicentro della cultura europea lo scorso anno ci ha portato in dote anche una realtà vinicola intrigante e nuova come Masseria Laureano che per adesso ha dedicato molti dei suoi sforzi alla riscoperta del bianco Greco, vino di antica memoria, come suggerisce il nome del vitigno da cui si ottiene. Perduto in una terra dove la storia ha spesso trasformato il territorio; e finalmente ritrovato. Viene coltivato con passione  sul crinale di un colle circondato da piante mediterranee, svela all’olfatto e al palato i profumi della Lucania ombrosa e solatia. Un vino che incarna il motto di Orazio “Nunc vino pellite curas” – “Ora scacciate col vino gli affanni”. Masseria Laureano sono pionieri della coltivazione biologica: oggi l’azienda agricola produce vino, cereali di prima qualità e alleva il suino nero lucano nel rispetto della tradizione.

Parliamo del tema del mese con Vincenzo Ventricelli:

In Primavera fioriscono i territori del vino e i paesaggi del mondo di Bacco si fanno incantevoli: raccontaci cosa ha di speciale il tuo terroir, il suo elemento più caratteristico e il tuo vino più territoriale che rispecchia meglio dove nasce.

La Masseria Laureano è sempre stata li. C’era e c’è ancora, al centro di una tenuta sulle colline lucane, a Tricarico in provincia di Matera in un territorio a volte aspro e difficile, a volte generoso ma in un contesto ancora incontaminato. La nostra azienda è stata una delle prime a ricevere la certificazione Biologica in Basilicata, grazie alla convinzione portata avanti dalla famiglia. L’elemento che ci caratterizza rispetto al territorio è la conformazione dei nostri terreni, adagiati sul fianco di una collina accarezzati dal sole. Il nostro Greco sembra raccontarci questo posto, delineato da un gusto deciso, ma allo stesso tempo gentile come a volte ricordiamo certi caratteri dei nostri predecessori, Si presenta di colore paglierino chiaro, bouquet fruttato ed armonico, gusto deciso ma delicato.

Nel tuo territorio quali sono gli abbinamento territoriali classici per i tuoi vini? e in giro per il mondo quali gli abbinamenti esotici che sono riusciti meglio?

La coltivazione della vite in Basilicata ha origini antichissime, testimonianza della sua presenza ci portano agli Enotri e poi ai Lucani antichi popoli che abitarono l’Italia meridionale fin dal 1200 – 1300 A.C..  I Greci, alla fine del II millennio, iniziarono la colonizzazione dell’Italia meridionale dando origine a nuove comunità e promuovendo lo sviluppo del commercio con la madrepatria, sorsero così importanti centri sia in Campania che sul litorale ionico metapontino. Nell’ambito della  IGT Basilicata possiamo individuare un’ area che per storia, tradizione e diffusione della coltura dà origine a vini di particolare pregio, le Colline Materan. Nel nostro  Greco ritroviamo l’incontro di queste culture diverse del mediterraneo.

L’abbinamento territoriale che consigliamo di assaggiare è sembre con i Peperoni cruschi, con baccalà per esempio, o la pasta fresca con peperoni cruschi e Cacioricotta, o con un’altra eccellenza della basilicata il caciocavallo una prelibatezza da abbinare con il Greco anche all’apertivio.  Per i piatti esotici in giro per il mondo, siamo ancora alla ricerca dell’abbinamento migliore, in realtà abiamo provato con diverse soluzioni, ma sembra che sia apprezzato molto con la cucina giapponese, Sushi, e provato anche con piatti molto speziati come il pollo Thai, e siamo riamsti piacevolmente colpiti!

In questo periodo di emergenza cliccate qui per sapere come avere i vini di Masseria Laureano da Tricarico… https://www.masserialaureano.it/#contatti

Vini in degustazione:

Greco – Masseria Laureano DOP 2018

Masseria Laureano – azienda agricola e zootecnica – C.da Giammauro 1 – 75019 Tricarico (MT) – 338 1480725