Bolè – Venerdì 13 settembre The Bristol Palace, Genova e Giovedì 26 settembre Obicà, Firenze

La vendemmia dei bianchi in Romagna si è appena conclusa e le basi spumanti per i nuovi Bolè fremono già in cantina! I miti e le leggende sui vini spumanti che nel primo ‘900 animavano la Romagna del primo boom balneare e termale sono rifiorite nel corso delle discussioni sulle nuove Doc spumanti a base trebbiano di questo lembo d’Italia spumeggiante di carattere e oggi anche di vino. Negli ultimi anni l’Emilia ha conquistato il mondo con le sue bollicine da metodo italiano e ora è il momento della Romagna! Novebolle è appunto il marchio collettivo del Consorzio Vini di Romagna aperto a tutte le cantine romagnole per produrre uno spumante bianco a base trebbiano e rosato base sangiovese su basi ampelografiche autoctone per la maggior parte.
Bolè è stato il primo grazie alle cooperative Cevico e Caviro ad uscire e nella sua etichetta “Novebolle” richiama nel nome e nel lettering il primo ‘900. È uno spumante bianco a base trebbiano con uve trebbiano minimo 70%, max 90% e per il restante max 30% altre uve bianche ammesse dalla Romagna Doc (Albana, Bombino Bianco, Pinot Bianco, Chardonnay, ecc.) più altri vitigni aromatici come Incrocio Manzoni (max 10%) o Famoso (max 5%). Nei prossimi mesi arriverà anche il Novebolle rosato a base sangiovese con uve sangiovese minimo 70%, massimo 90% e per il restante massimo 30% altri vini bianchi e rossi ammessi dalla Romagna Doc, compreso l’autoctono Longanesi.

Arriva l’autunno e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Bolé è un’azienda e un’unica etichetta, un vino che parla del potere della collaborazione, che nasce da una visione condivisa e cerca di trasmettere il coraggio di uscire dagli schemi. Con questo DNA forte e grintoso il nostro modo di raccontarci deve necessariamente rispecchiarci. Ecco perché l’approccio al mercato punta ad essere creativo, dinamico e partecipatorio. Questo autunno continueremo con la campagna Bolébites, viaggio nelle storie dei ristoratori del territorio più virtuosi. Torneremo anche su Spotify, con una nuova Playlist per i mesi più intimi dopo quella estiva (Boléxplosion summer mood). Infine stiamo scrivendo altre City Guides, sempre con l’occhio curioso di Bolé. Stay tuned!

Cambiamento climatico e vignaioli italiani: come siamo messi per il futuro?
Ci sono due elementi da affrontare: gli effetti del cambiamento climatico, con vendemmie anticipate, più ore di luce solare ed eventi inaspettati; e il modo di lavorare a livello agronomico per prevenire ulteriori danni. La forza della Romagna è nella sua fertilità, lavoriamo analizzando, conoscendo e valorizzando le singole produzioni e terreni, per un protocollo sartoriale. Sia in pianura che in collina incoraggiamo la massima biodiversità, con priorità al compost aziendale. Bolé nasce da una iperselezione di quasi 20.000 soci, ed essendo la Romagna 20.000kmq… con questi numeri e questo DNA cooperativo, collaboraziamo sulle risorse aziendali, per condividere fonti di irrigazione, strumenti e macchinari, utenze. Diamo risalto agli agronomi, al confronto con esperti Il clima cambia, e cambia anche il modo di lavorare in vigna.

A Genova avremo nei piatti la classe del ristorante Giotto, a Firenze quella di Obicà, nel segno della grande mozzarella italiana, quindi cucine intriganti: raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino.
Bolé ha dedicato in marzo una serata al Mediterraneo. Bolévolution, una cena in cui tre chef e tre interpretazioni di un territorio si sono esplorate a tavola con un comune denominatore, la bollicina romagnola. Aurora Mazzucchelli, mamma siciliana (Marconi a Sasso Marconi) con la sua contaminazione nei Tortelli al Parmigiano Reggiano, lavanda e mandorla isolana. Marco Ambrosino, procidano (28 Posti a Milano) Pomodoro San Marzano in conserva, mandorle e limone. Mariano Guardianelli, argentino (Abocar due Cucine a Rimini), ha interpretato Seppie, senape e burro di bufala. Tre versioni e tre inusuali abbinamenti!

Vini in degustazione
Bolé Nove Bolle Romagna DOC Spumante

Bolé S.r.l. – Via Convertite 12 – 48018 Faenza (Ra) – www.bolewine.com