Agricola Tamburini – Hotel de la Ville, Roma – Giovedì 10 settembre 2020

Emanuela ha una luce particolare negli occhi quando racconta della sua famiglia e del suo vino. Erede di tanti anni di fatiche e amore per la terra, ha decisamente le idee chiare su quello che sarà il futuro dell’azienda di famiglia a partire dalla cantina e dalla vigna con un’attenzione rara nei confronti di quello che davvero il cliente vuole a tavola nel suo bicchiere. La storia agricola della famiglia Tamburini affonda le sue radici nel XIX secolo, infatti già prima dell’inizio del 1900, e da allora ad oggi per ben 5 generazioni, la passione per la coltivazione della vite e dell’olivo è stata alla base del lavoro quotidiano. Oggi l’azienda si compone di 50ha di terreno, tutti situati nel cuore delle colline toscane, in provincia di Firenze, nella zona storica di produzione del vino Chianti. Dall’anno 2002 è in corso un processo di rinnovamento sia agronomico che tecnologico, che interessa sia i 30ha di vigneto che le 1.000 piante di olivi. Questo sta portando l’azienda a presentarsi sui mercati nazionali e internazionali con prodotti caratterizzati prevalentemente dalla qualità della materia prima, senza mai dimenticare quelle che sono le caratteristiche tipiche e tradizionali del territorio d’origine.

I vini prodotti in azienda riflettono le idee e il pensiero di Emanuela per il ruolo del Chianti e del suo territorio nel mondo. A partire dal Massiccio, un IGT fresco e lampone, menta e eucalipto , bocca delicata e gustosa, per passare al Moraccio dal naso opulento e dolce, oliva e sandalo, bocca ampia dolce e saporita che finisce lungo e solenne. Ma la parte da leone la fanno ovviamente i Chianti con il Mauro dedicato al nonno con il suo timbro fresco e rustico e note di alloro viola, tabacco e ciliegia e l’Italo Riserva da sangiovese, canaiolo e colorino che sa di  frutta e sole, fragola bellissima, rosmarino e prugne nel finale con tocchi di spezia vaniglia e caffè, liquirizia e senape struttura tannino piacevole roccioso e sapido.

Le chicca da Montalcino chiude il cerchio con un Brunello “Somnio” di pesca e rosa, liquirizia e tabacco, tannino appuntito e succoso, finale sapido e pulito aggraziato e femminile, un vino che ripercorre lo stile di Emanuela e la sua idea di Toscana che vogliamo farvi scoprire in questa notte romana…

Arriva l’autunno e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Punteremo sul Chianti, da sempre nostro prodotto di riferimento, e che adesso più che mai ha bisogno di emergere e di definire la sua posizione strategica per storicità del marchio, tradizione e qualità. Negli ultimi anni, il marchio Chianti ha subito troppa frammentazione, e adesso è il momento di far capire al Grande Pubblico, l’importanza e la qualità di un brand così storico. Nella nostra gamma sono presenti due Chianti Docg, TheBoss tradizionale e fresco, perfetto anche per la stagione estiva o come aperitivo, e Italo, la nostra riserva, più strutturato e importante.

Avremo uno degli chef più famosi d’Italia, ovvero Fulvio Pierangelini a Roma, e l’estrosa creatività di Obica a Firenze, raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino nella prossima stagione.
Il nostro Vin Santo del chianti è stato abbinato con il classico crostino ai fegatini toscani, non credo sia un abbinamento estroso, anzi credo che dovremo promuovere un consumo diverso, alternativo e dinamico anche del Vin Santo del Chianti che fa parte della nostra tradizione storica.

Vini in degustazione:
Il Castelluccio IGT Bianco 2019
Il Massiccio IGT Sangiovese 2015
Chianti Riserva Docg Italo 2015
IGT Sangiovese Il Moraccio 2016

Azienda Agricola Tamburini Emanuela – Via Catignano 106 Loc. “Il Castelluccio” – 50050 Gambassi Terme (FI