Marzocco di Poppiano – The Student Hotel, Firenze – Giovedì 24 ottobre 2019

Con Maurizio Mazzantini, responsabile commerciale dell’azienda, siamo sulla collina di Poppiano, versante verso San Quirico. Il terreno qui è sassoso con molto galestro, simile a zone del Chianti Classico per eleganza ed energia. Le famiglia Chini e Lori coltivano e vinificano i vigneti (acquisiti nel 1975 dalla famiglia dei Conti Guicciardini Corsi Salviati) e dal 2015 escono con il loro marchio e vino imbottigliato in proprio. Sono 32 gli ettari di vigneto soprattutto a sangiovese con molti cloni diversi e la chicca di una vigna di canaiolo con più di sessant’anni. Nelle zone più alte è stato messo a dimora il cabernet sauvignon e dallo scorso anno due impianti di 4 ettari e mezzo con viogner vermentino e altre uve internazionali per vini che vedremo nei prossimi lustri. Al banco troverete un classico Chianti da sangiovese e canaiolo in acciaio poi 12 mesi in cemento, scattante pronto e fresco come da tradizione del territorio. La Riserva Chianti (in presentazione con la 2015) ha invece un 10% di cabernet a completare il sangiovese e sta 18 mesi in botte. Il 70% in botti da 30hl poi barrique, soprattutto il cabernet. La 2015 è da seguire e gustare perché è una delle migliori vendemmie insieme al 2010 in zona. Da provare anche gli igt in piccolissima tiratura ovvero il Pretale da sangiovese cabernet e canaiolo e poi il Leone più internazionale sangiovese cabernet sauvignon e merlot con nota dolce più accentuata.

Torniamo tutti a studiare da appassionati veri del vino e per una volta facciamo a meno della formazione “classica”: quale è la più grande lezione che un appassionato di vino dovrebbe (ri)scoprire in questo autunno?
Dovremmo riappropriarci dei tempi della natura. L’autunno ci dona dei frutti meravigliosi e allo stesso tempo ci prepara a un periodo di riposo. Da questo forse potremmo trarre una lezione: quella di lasciare al vino ed ai suoi aromi il tempo di esprimersi e di parlarci.

Lo chef della serata, Fabio Barbaglini, è uno dei talenti più puri della cucina italiana e tra i suoi piatti più significativi possiamo evocare tre iconiche ricette come il Riso al cavolo nero, polvere di alghe, agrumi e crostacei, l’Uovo croccante ai cereali con emulsione di olive verdi al dragoncello, crema di capra fresca, olio all’erba cipollina e cipollotti fritti e il sontuoso Piccione e capperi con insalata di cipolle, finocchi e acciughe. Quale dei vostri vini abbinereste ai tre piatti e perché?
Ammiriamo la sua Cucina, per l’estrema eleganza dei gusti e dinamicità. Per l’abbinamento riteniamo che col piatto di riso, che ci pare “caldo “ e allo stesso tempo meditativo con le note di terra, ferro e mare, si abbini bene un vino che esprime con forza il territorio da cui proviene, per cui la nostra riserva del 2016. Per il piatto con uovo croccante, che ha una spiccata freschezza e per la sua natura quasi primaverile, abbinerei il nostro Chianti D.O.C.G. annata 2017, che possiede le stesse note. Per la proposta col piccione, un piatto che per la sua complessità mi ricorda una architettura barocca, abbinerei un vino avvolgente e esplosivo: Vigna del Leone.

Vini in degustazione:
Chianti DOGG 2017
Chianti DOGG riserva 2016
Chianti DOGG riserva 2015
Pretale Toscana rosso IGT 2015
Vigna del leone Toscana rosso IGT 2015

Azienda Agricola Marzocco di Chini Alberto, via Fezzana n.36/38, Poppiano – Montespertoli (FI)  055 5535259 – fax 055 5059650, mail: azienda@marzoccopoppiano.itwww.marzoccopoppiano.it