Lanson Champagne – St. Regis, Florence***** – Giovedì 24 gennaio 2019

Per Lanson gli ultimi anni sono stati intensi e dirompenti, con una serie di innovazioni che hanno riportato in auge una delle più antiche maison di Champagne, una di quelle decisamente abituate a fare la storia, a partire dal 1760. Quando andate a trovarli a Reims una serie di ritratti, bottiglie e manifesti nella hall di ingresso legano i momenti salienti della sua vita con alcuni passaggi storici, e fa decisamente effetto. Come la prima edizione dell’enciclopedia di Diderot e d’Alembert, la Rivoluzione Francese immortalata da Delacroix, Napoleone a cavallo, il primo dirigibile, la Tour Eiffel, la stagione del Moulin Rouge, lo sbarco sulla luna. Pensare che in ognuna di queste occasione ci sia stato qualcuno a festeggiare con una bottiglia di Lanson per le mani mette sempre tutto in una prospettiva affascinante. Da qualche anno il tour delle caves di Lanson passa per il cortile della maison e in particolare dal Clos Lanson, un ettaro preciso di chardonnay in piena Reims che fa nascere nelle annate migliori il vino omonimo, già protagonista di una verticale a Milano, qualche tempo fa.

Aprire la porta dal parcheggio aziendale e ritrovarsi un angolo di campagna in pochi secondi è una sorpresa cui non ci si abitua mai. All’interno della cantina (studiata per rendere efficiente la realizzazione di cuvée senza malolattica, come tradizione) si ammirano le maggior innovazioni e nuovi acquisti che rendono il cuore pulsante di Lanson tra le cantine più aggiornate e meglio organizzate di tutta la Champagne. La cuverie heavy metal con la suddivisione in villaggi grand cru e premier cru, con tanto di nome in rilievo sopra ogni tank, è una di quelle immagini che tolgono il fiato agli appassionati. Passiamo quindi nella sezione dei legni, che riprende una modalità di lavoro storica per un po’ accantonata e tornata attuale con lo chef de cave Jean Paul Gandon, il cui lavoro è stato proseguito dal 2015 da Hervé Dantan: il legno ospita vin de reserve da alcune delle migliori annate recenti, i vini in fermentazione del Clos Lanson e le Noble Cuvée, la particolare gamma di cuvée de prestige della maison. Passiamo poi nei quasi 7 km di caves sotterranee che ospitano le cuvée in affinamento, dolcemente illuminate, e ci spingiamo fino al Paraside Lanson, che ospita le bottiglie dai lunghi affinamenti e le annate storiche… tra cui gli Extra Age come quello che avrete la fortuna di assaggiare nella nostra serata.

Parliamo con Benedetta Poretti di come sarà il 2019 per Lanson…

L’anno che verrà: raccontaci come sarà il tuo 2019 in vino e quali prospettive ci sono per quello che avremo nei nostri bicchieri in questo anno che sta iniziando.
Il 2019 avrà sempre una bolla nel bicchiere! Gli champagne di qualità e dallo stile fortemente distintivo, come quelli di Lanson, avranno anche l’anno prossimo un posto speciale nel bicchiere di tutti noi, perché portano gioia e piacere e sono davvero capaci di rendere unica ogni occasione della vita. Il 2019 porterà però anche le bollicine siciliane di Duca Brut, originali e tutte da scoprire.

Nei piatti avremo la possibilità di assaggiare il tocco speciale e la sensibilità di Valeria Piccini per le materie prime, tra Passatina di ceci e calamaretti, Pappa al pomodoro e alici marinate, Tortelli di baccalà e patate, Risotto con soppressata e pistacchi, Acqua cotta maremmana, zuppa inglese, Cioccolato, liquirizia e frutti esotici. Avremo molte suggestioni: quali tuoi vini vedresti bene abbinati su questa cucina così particolare?
Sono proposte davvero creative… Suggerirei Lanson Rosè Label e Lanson Gold Label per il pasto mentre, in accompagnamento al dessert, la freschezza e la persistenza dei sentori di frutta bianca di Lanson White Label.

Vini in degustazione:
Champagne Lanson Black Label
Champagne Lanson Gold Label 2008
Champagne Lanson Extra Age Blanc de Blancs

Lanson – Rue de Courlancy, 66 – 51100 Reims – Francia – +33 3 26785050 – www.lanson.com – Importato da: Duca di Salaparuta – www.duca.it