Endrizzi – Obicà, Firenze – Giovedì 24 settembre 2020

Tra le cantine del Trentino, quella della famiglia Endrizzi è una delle più antiche. Endrizzi è la dialettizzazione del cognome Endrici e il nome storico della cantina di San Michele all’Adige, territorio di confine che si rispecchia nei profumi dei vini e nella cultura della generazione attualmente alla guida: Paolo, Christine, Lisa Maria e Daniele. Endrizzi è stata una delle prime cantine del Trentino Alto Adige a potersi definire ecosostenibile. È stato scelto un approccio all’agricoltura sano e pulito ed è stata costruita una nuova ala della cantina secondo i principi della bioarchitettura. In realtà sono state due le cantine ad essere state fondate ovvero Endrizzi e Serpaia di Endrizzi. I vini trentini e i vini toscani sono prodotti in quantità diverse, ma con gli stessi principi. Grazie alla sinergia con l’enologo Vito Piffer, vengono esaltate le caratteristiche specifiche dei diversi vigneti e quelli che nascono sono vini fruttati, inconfondibili e riconosciuti a livello internazionale.

La cantina trentina di San Michele all’Adige è la sede storica di Endrizzi. Una location romantica e suggestiva aperta a degustazioni, matrimoni ed eventi aziendali tutto l’anno. Sullo sfondo il Castello di Monreale. Tutto attorno il vigneto, colorato, profumato, intenso. E poi un caldo edificio del 1885, il Masetto, che dà il nome ad uno dei vini, restaurato in modi ecosostenibili. Qui avvengono le fasi di produzione del vino, interrato, che così mantiene una temperatura costante. La maggior parte dell’energia utilizzata dalla cantina è passiva o prodotta dai pannelli solari. Grazie all’interramento, il conferimento delle uve e la vinificazione avvengono a caduta. Il “viaggio” dell’uva in cantina è facilitato da una rete di tubazioni che sfruttano la caduta gravitazionale e contribuiscono ad un risparmio di energia notevole. La naturalità di questo processo fa sì che l’uso di pompe in cantina sia limitato così come lo stress subito dai grappoli d’uva. L’azoto “amico”… grazie ad una speciale macchina che separa l’azoto dall’ossigeno, il mosto non si ossida, l’aggiunta di solfiti si riduce notevolmente e le bottiglie di vino possono rimanere aperte più a lungo senza subire alterazioni di gusto. La tecnica della “confusione sessuale” evita in campo l’utilizzo di insetticidi, erbicidi e diserbanti. Sono stati dislocati 20 nidi per uccelli che mangiano gli insetti potenzialmente pericolosi per la vite e per l’uva. L’erba viene tagliata senza impiegare diserbanti.

Vini in degustazione
Piancastello Riserva Trentodoc
Piancastello Rosè Trentodoc
Piancastello Zero Trentodoc,
Masetto Privè Riserva 2010
Golalupo Pinot Nero Riserva
Riesling
Gran Masetto – Teroldego
Masetto Dulcis

Cantina Endrizzi S.r.l. – Località Masetto 2 – 38010 San Michele all’Adige (Trento) – 0461 650129 – info@endrizzi.it – www.endrizzi.it