Castello di Barbialla – Angel RoofBar & Dining Hotel Calimala, Firenze – Giovedì 29 ottobre 2020

Quasi la metà dei terreni di Barbialla a Montaione, circa 1365 acri, sono costituiti da boschi, principalmente querce e lecci. La proprietà è anche un’importante riserva di caccia con cinghiali, lepri, cervi, caprioli e daini. Recentemente sono tornati i lupi, confermando la cura e l’attenzione data all’ambiente dall’attuale proprietario. Più grande varietà di creature alate: quaglie e fagiani, germani reali, folaghe e galline che nuotano nei laghi; colombe, tordi, allodole e beccacce.

Barbialla è anche una tenuta agricola che produce uno Chardonnay fermentato in legno e un blend rosso frutto dei 13,5 ettari di vigneti. L’olio extra vergine di oliva viene prodotto dai 25 ettari di uliveti della tenuta. I campi sono piantati a grano, mais, soia e colza; l’allevamento di bestiame è una lunga tradizione. I boschi proteggono un ricco manto forestale di erba ed erbe aromatiche. La natura è generosa a Barbialla, e i boschi riparati forniscono un’abbondante raccolta di funghi: spugnole, chiodini, funghi ostrica e le trombette dei morti abbondano in primavera. In autunno, i porcini che i francesi chiamano cèpes, i finferli più piccoli e delicatamente aromatizzati e, i più ricercati di tutti, i pregiati tartufi bianchi che crescono sulle radici degli alberi. Barbialla è in una delle zone più pregiate del tartufo bianco.

Il Castello di Barbialla è un rosso toscano (Sangiovese 80% Merlot 10%, Petit Verdot 10%) di  corpo e concentrazione da un lato e morbidezza, consistenza e ampiezza dall’altro. La messa a dimora, la successiva fermentazione dell’uva e l’affinamento del vino, è stata affidata ad Andrea Paoletti, esperto professionista con dottorato in agronomia all’Università di Firenze.

Alla vigilia delle nostre serate incontriamo il Dott. Antonio Cellini, amministratore di Castello di Barbialla.

La vendemmia è ormai quasi conclusa: è stata un’annata particolare e un punto di partenza per il futuro in molti sensi. Il cambiamento climatico è forse ineluttabile: cosa avete messo in campo e in cantina per mitigare i suoi effetti? Come è andata la vendemmia o come sta andando nel suo complesso?
L’annata per noi è stata ottima, il ciclo vegetativo è stato perfetto e abbiamo portato in cantina uve sane. La vendemmia è stata più precoce del solito, abbiamo iniziato con il Merlot per poi proseguire in ordine con lo Chardonnay, il Sangiovese e il Petit Verdot, terminando la raccolta il 21 settembre. Siamo estremamente soddisfatti per un’annata eccellente. In questo momento siamo alle prese con le vinificazioni. Ogni anno è differente e ci adattiamo all’annata con una serie di operazioni in vigna che servono a mitigare gli effetti di un clima troppo caldo o, al contrario, piovoso.

La cucina sontuosa e raffinata del Bristol Palace a Genova e il tocco esotico mediorientale della cucina dell’AngelRoofTop a Firenze ci metteranno davanti molte opzioni di abbinamento: un tuo vino perfetto per la cucina classica italiana di mare e uno ideale per la cucina del medioriente.
Con la cucina classica italiana di mare abbinerei il nostro Chardonnay, anche nelle preparazioni più complesse, per via della sua struttura, persistenza e freschezza. Lo immagino con i molluschi e con i crostacei ma anche con le zuppe più ricche, come il caciucco ad esempio. Per la sua versatilità lo vedo bene in abbinamento anche con la cucina esotica del Medioriente e con i sapori sia agrodolci che speziati. Il nostro Rosso, blend di Sangiovese, Merlot e Petit Verdot ha una persistenza aromatica importante ed è quello che sicuramente presenterei a tavola con i piatti di carne speziati, esotici e di carattere.

Vini in degustazione
Castello di Barbialla Chardonnay IGT 2016
Castello di Barbialla Toscana Rosso IGT 2010; 2011; 2012; 2013; 2014

Castello di Barbialla – Via Casastrada, 68 – 50050 Montaione (Firenze) – www.castellodibarbialla.com/