Barone di Villagrande 1727 – Serre Torrigiani, Firenze – Lunedì 23 ottobre 2023 ore 19.31

La notizia dei Tre Bicchieri, massimo riconoscimento per un vino italiano, al cru Villagrande è l’ultima conferma dei grandiosi vini che da secoli sono prodotti da Barone di Villagrande. Ci troviamo sul versante Est del vulcano Etna, ad una quota di 700 m s.l.m. I 17 ettari di vigneti, dominati dalla cantina, digradano in un anfiteatro naturale e si affacciano sulla splendida costa di Taormina e della Sicilia orientale. In questi terreni, da sempre di proprietà della famiglia, nascono pregiati vini dell’Etna che fin dal 1727 ricevono grandi apprezzamenti nei mercati nazionali e internazionali. La storia dell’azienda Barone di Villagrande è indissolubilmente legata alla famiglia Nicolosi di cui si leggono le origini fin dal XVIII secolo e ripercorrerla è un po’ rivivere la storia del vino etneo in generale. Arrivati da Aci alla fine del 1600, a seguito delle concessioni della Mensa Vescovile, assieme ad altre famiglie, col mandato di organizzare sistematicamente la trasformazione del territorio da “un luogo orrido ed inculto a un delizioso giardino” (Domenico Sestini) e di facilitare l’insediamento stabile delle popolazioni, i Nicolosi legarono sempre più la loro esistenza alla nuova terra, impastandosi di sciara e fumi dell’Etna… Era il 29 giugno del 1726 quando l’Imperatore Carlo VI d’Asburgo (Re di Napoli dal 1714 al 1740), con un decreto di merito-ispirato, secondo i saggi antichi, da quella legge eterna e ineluttabile che regola e domina senza contrasto la vita dell’universo concesse a Don Carmelo Nicolosi, il maggiore dei figli di Don Pietro, per l’amore e la dedizione riportata nella cura dei vigneti e nella produzione di vini di prestigio, il titolo di “Barone di Villagrande” e una serie di privilegi relativi. Paolo Nicolosi nel 1869 completava la nuova cantina di vinificazione ed affinamento, una nuova struttura realizzata con materiali e tecniche d’avanguardia. Ma la grande novità era una doppia linea di vinificazione che consentiva di separare le uve bianche dalle uve rosse: prima di allora, sull’Etna ed in gran parte d’Italia, uve bianche e rosse venivano vinificate insieme per la produzione di un unico vino mentre qui possiamo inconfutabilmente sostenere che sia nato l’Etna Bianco Superiore come ora lo conosciamo. Assaggiare i vini aziendali oggi è un bellissimo esordio per scoprire l’Etna a partire dal bianco con note di timo e anice, lime e sambuco in fiore, bocca agile e vispa, pepata, lunga e croccante, proseguendo con il rosato di lamponi e talco, bocca citrina e piacevole dal finale compassato e fruttato dolce e sapido allo stesso tempo e  concludendo con il rosso selvatico e fruttato, arcigno ed ermetico all’inizio, poi in bocca si fa dolce e garbato fino al finale agrumato, pepato e solare.

La vendemmia è quasi in cantina: cosa impariamo da questa 2023? Cosa è successo nei tuoi vigneti e cosa hai scoperto sul tuo vino che prima ignoravi?
Quest’anno, più di altri anni precedenti, abbiamo scoperto in compagnia che la tecnologia è di grande supporto all’esperienza, che non si può lasciare nulla al caso e che gli investimenti affrontanti hanno prodotto i loro frutti. Con soddisfazione abbiamo avuto molte conferme che stiamo svolgendo bene il nostro lavoro. Nonostante una primavera piovosa e un inizio di peronospora, abbiamo avuto un danno visibile ma trascurabile che alla fine ha portato al raccolto di quest’anno con tanta uva sana e bella.

Inflazione, rincari e restringimento della spesa: come si muoverà il vino? c’è una tua etichetta da consigliare agli operatori che consenta di leggere il territorio, sfiorare l’eccellenza e non essere troppo costosa?
Assolutamente si, il nostro Etna Bianco Doc Superiore continua a destare interesse e a muoversi nei mercati con molta agilità. È un vino non economico, ma ha un prezzo possibile che ci permette di rappresentare a pieno l’Etna in tutti i suoi aspetti, questo perché nel territorio di Milo ci siamo da sempre.

Abbinamenti d’autunno: un tuo vino per la stagione dei funghi e del tartufo.
L’Etna Rosso Doc Contrada Villagrande è il vino che suggeriamo per la stagione dei funghi e delle castagne.

VINI IN DEGUSTAZIONE
Etna Bianco D.O.C. Superiore
Etna Bianco D.O.C. Superiore Contrada Villagrande
Etna Rosato D.O.C.
Etna Rosso D.O.C. Contrada Villagrande
Salina Bianco Igt Vigna A Salina (Isole Eolie)

Azienda Vinicola Barone di Villagrande e Cantine – 95010 – Milo (CT) Via del Bosco, 25 – www.villagrande.it