“Quanno bevo er Soave de Bertani, nun penso più nè a ieri nè a domani“, questa la frase sognante e gioiosa che Trilussa dedicò a questo storico vino che finalmente recupera la sua bottiglia renana e soprattutto una sua identità forte e precisa. Mineralità e frutto, eleganza sottesa ma anche capacità di rapire il palato e regalare sensazioni intense capaci di accompagnare tante occasioni diverse. Del resto il Soave nasce da uve Garganega coltivate su terreni vulcanici capaci di regalare una strana magia alla tipologia, purtroppo spesso non vinificata al meglio delle sue potenzialità negli ultimi anni. Ma le cose stanno cambiando, e decisamente in meglio!