Tolaini – Obicà, Firenze – Giovedì 22 settembre 2022

Tra le sottozone più impegnate nella definizione territoriale del Chianti Classico, Castelnuovo Berardenga oggi può fregiarsi del nome del comune in etichetta e anche della sottozona Vagliagli dove si trova Tolaini. L’azienda prende il nome dal fondatore recentemente scomparso Pier Luigi Tolaini che ha sempre avuto un obiettivo chiaro sin da quando ha lasciato la Toscana oltre 45 anni fa per l’America: voleva fare fortuna e tornare in patria, comprare della buona terra e fare il vino. La sua energia e la passione per l’eccellenza lo hanno portato a fondare una compagnia di trasporti e logistica tra le più importanti del nord America e oggi il suo sogno si è avverato e prosegue grazie a sua moglie e alla sua famiglia. Nel 1998 individuò qui due appezzamenti dove l’equilibrio tra clima, suolo ed esposizione è ideale, i poderi di Montebello (che da il nome alla Gran Selezione), un perfetto anfiteatro naturale, e di San Giovanni. Un’azienda vitivinicola che unisce l’antica saggezza ai moderni metodi di produzione del vino. E’ proprio per onorare il legame tra l’antico e il moderno, l’iniziale di Tolaini è stata incisa nella sua versione etrusca in una pietra alta due metri venuta alla luce durante gli scassi nelle vigne e che ora dà il benvenuto all’ingresso del vigneto.

In cantina troviamo Francesco Rosi enologo con la consulenza esterna di Luca d’Attoma e infine Luca Mittica, responsabile commerciale, in collaborazione con Lia Tolaini mattatrice e anima dell’azienda che ha portato il focus aziendale dalle uve internazionali verso la scoperta delle potenzialità del sangiovese in zona, E nella nostra serata avete modo di rendervene conto!

E’ stata l’Estate più calda di tutti i tempi, il cambiamento climatico è ormai ineluttabile: cosa avete messo in campo e in cantina per mitigare i suoi effetti? Quali dei tuoi vini sono cambiati e come?
Essendo una delle zone più calde e meno piovose del chianti classico, è già da quasi 10 anni che lavoriamo per limitare i rischi del global warming, incrementando la vitalità dei suoli con concimazioni mirate e sovesci di precisione. In annate estremamente calde e siccitose come questa si utilizzano tutti gli accorgimenti, dall’utilizzo di prodotti coprenti come il caolino per diminuire il rischio di scottature, alla concimazione fogliare per stimolare la pianta alla resistenza e ‘insegnarle’ una miglior efficienza nell’utilizzo dell’acqua disponibile. Niente cimature e defogliazioni in fascia grappolo e cover crop fra i filari per mantenere il suolo più fresco possibile. Oggi la duttilità e la precisione nei lavori in vigna sono diventati imprescindibili per assicurarsi uve mature ed equilibrate. In cantina si preserva la freschezza dei vini modulando bene le date di raccolta, selezionando minuziosamente gli acini ed evitando macerazioni troppo energiche. La scelta dei legni per l’affinamento dei vini è un altro punto fondamentale per mantenere l’eleganza e l’equilibrio. Il cambiamento climatico ci ha costretto a pensare la viticoltura e la trasformazione in modo diverso, ma ha anche permesso ad alcune zone di imporsi con prodotti di altissima qualità. In generale i nostri vini ad oggi sono più pronti e rotondi che in passato, i tannini più setosi e fitti, la spina dorsale acida è ben riconoscibile.

La cucina fresca e brillante a base mozzarella e prodotti italiani di Obica Mozzarella ci metterà davanti molte opzioni di abbinamento: consigliaci uno o più vini perfetti per una ricetta di cucina classica italiana e uno per una ricetta “creativa”.
Con Al Passo 2019 consigliamo una pasta al pesto di peperoni friggitelli. Con Vallenuova 2020 consigliamo la tradizionale Pappa al Pomodoro.

Vini in degustazione
Al Passo 2019 (IGT Toscana Rosso)
Valdisanti 2019 (IGT Toscana Rosso)
Vallenuova 2020 (Chianti Classico Annata)
Vigna Montebello Sette 2018 (Chianti Classico Gran Selezione)

Tolaini Societa’ Agricola s.r.l. – Strada Provinciale 9 di Pievasciata, 28 Loc Vallenuova – 53019 Castelnuovo Berardenga, Siena – 0577 356972 – www.tolaini.it