Podere La Madia – 25hours hotel, Firenze – Giovedì 18 maggio 2023 ore 19.30

L’Azienda Agricola Podere La Madia è una azienda a gestione e conduzione strettamente familiare collocata nel Val d’Arno di Sopra, in provincia di Arezzo, sulla strada Setteponti Ponente, alle pendici del massiccio del Pratomagno. Con circa 10 ettari di terreni, di cui 7 di olivete e 3 di vigneti, produce olio extravergine di oliva e vini tipici del territorio. La responsabile, titolare e conduttrice, dell’azienda è oggi Lucia con la quale collabora il figlio Giacomo che prosegue con entusiasmo il lavoro iniziato dal padre Carlo da poco scomparso. Il tutto ha inizio nel 1996 con l’acquisto del primo terreno dotato di circa 150 alberi di olivo. Successivamente si amplia l’azienda acquisendo altri terreni, sempre impiantati ad olivete e successivamente anche dei vigneti. Fino dall’inizio la conduzione della azienda è sempre stata attenta a rispettare criteri di concimazione e trattamenti rispondenti ai dettami del biologico, quindi non è mai stato fatto uso di concimazioni chimiche o trattamenti chimici per la difesa degli olivi dai “parassiti e malattie fungine”, sono biologici certificati dal 2015. Nei vigneti di Podere La Madia e nelle olivete c’è una presenza importante di coccinelle, predatore di afidi e tignole, a dimostrazione dell’equilibrio ambientale che si è ricreato e sviluppato con questo tipo di gestione agricola. La coccinella è quindi diventato l’animale portafortuna che è stato riprodotto anche sulle etichette dei prodotti. I vigneti di Podere La Madia raccontano ciascuno una storia a partire dal vigneto Cafaggio, posizionato su terrazzamenti, alcuni in promiscuità con piante di olivo ed altri in contiguità ad una altitudine variabile da 300 a 450 m/slm con esposizione a sud-ovest su cui sono stati piantati cloni pregiati di Sangiovese e di Malvasia Bianca Lunga ma coesistono ancora vecchie piante di Sangiovese, Colorino e Canaiolo. Nella vigna Farneto, di recente realizzazione in sostituzione di una vecchia vigna esistente, la coltivazione è divisa in due parti: una terrazzata orientata a est con impiantato Pinot Nero e una pianeggiante orientata a sud con Sangiovese. Di recente realizzazione darà i suoi frutti migliori tra qualche anno mentre già potete apprezzare i frutti della vigna Colombaia, una vecchia vigna impiantata nel 1966 che è stata oggetto di un recupero incredibile per salvare le vecchie viti di cui una parte sono a piede franco. L’operazione è riuscita ed il vigneto è tornato a nuova vita, le vecchie viti sono tornate a produrre un’uva di altissima qualità. Il vigneto è composto per la maggior parte da vecchi vitigni di Sangiovese e/o Sanvicetro e altri vitigni a bacca rossa autoctoni del Val d’Arno cui rimane molto difficile l’identificazione, alcuni probabilmente oramai scomparsi. Una parte del vigneto è costituita da vitigni di Pinot Nero oggetto di vinificazione separata. Da vigna Colombaia si ottengono 2 vini: un Sangiovese di grande struttura denominato proprio Colombaia e un Pinot Nero molto elegante. Vigna Colombaia è esposta a sud-est su piccoli terrazzamenti. Vigna Farneto e Vigna Colombaia sono all’interno dell’Area Naturale Protetta delle Balze e godono di un paesaggio suggestivo.

Quale è il tuo vino che più incarna lo spirito “maggese”?
Sicuramente la nostra Malvasia Bianca lunga, Vigna Cafaggio, fiori bianchi, sapido e con un tocco balsamico (tra la calendula e la salvia) che richiama il miele… ti immagini un prato in fiore dopo un sorso.

Quali sono gli abbinamenti più azzeccati che ricordi con i tuoi vini con la cucina italiana? E con piatti esotici?
Sempre col Vigna Cafaggio una anatra in porchetta, la Malvasia secca e sapida si sposa benissimo col gusto speziato e ricco di questa ricetta tradizionale. Esotico…beh sicuramente un cioccolato fondente con granola di fave di cacao tostate annaffiato da un calice di Bagnolo (il nostro Sangiovese DOC Valdarno di sopra) del 2012, un inseguimento di profumi e sapori del tutto inaspettato!

Ferve il dibattito tra addetti ai lavori post Vinitaly 2023: quale è la tua opinione in merito?
In azienda amiamo definire la vinificazione un lento atto di cucina che si protrae per mesi e anni, ogni anno si incontrano condizioni ambientali ed economiche diverse. Così come la cucina non è qualcosa di cristallizzato nei secoli così il modo di produrre vino non può che adattarsi ai cambiamenti. Sia che si parli di penuria di vetro che di eccessive precipitazioni che di sviluppi tecnologici. L’identità si costruisce giorno dopo giorno, le etichette, le sigle e i nomi servono solo a facilitare la riconoscibilità del prodotto. Quando sono troppe e troppo simili tra loro se ne perde il senso.

VINI IN DEGUSTAZIONE
Bagnolo 2016 doc Valdarno di sopra Sangiovese bio
Vigna Cafaggio 2019 igt toscana Bianco Malvasia bianca lunga bio

Podere La Madia – Via Setteponti Ponente 66/B – Loc. Malva – Loro Ciuffenna (AR) – 339 1225755 – info@poderelamadia.com – www.poderelamadia.com