Nativ – Villa Tolomei, Firenze – Mercoledì 15 dicembre 2021

Il racconto di Natale al sud ci porta nel cuore di Paternopoli, in provincia di Avellino, sulle colline irpine abitate sin dai tempi antichissimi dai sabini quindi dai Romani con le loro legioni a fondare la città.

Il nome Nativ viene scelto per rappresentare, attraverso le produzioni autoctone, l’origine della viticoltura italiana, delineando così il concetto di “originario del luogo”, che si concretizza attraverso la produzione di vini da uve autoctone del territorio regionale italiano. L’azienda possiede 15 ettari di terreno vitati, lavorati secondo metodologie dove l’innovazione applicata non prescinde dall’impiego di tecniche a ridotto impatto ambientale. Una parte rilevante delle vigne è nella zona a sud est, lungo la dorsale che unisce i paesi di Castelvetere sul Calore a Paternopoli, passando per Montemarano e Castelfranci. La vicinanza dei monti piacentini e il clima continentale, creano le condizioni ideali per un tipo di viticoltura pedemontana, in cui le forti escursioni termiche, tra il giorno e la notte, determinano una raccolta tardiva rispetto alla media vendemmiale italiana, per uve ricche di polifenoli e antiossiodanti.
Nativ è un’azienda solida con un costante aumento di distribuzione in Europa e nel mondo. Il nome “Paternopoli” fu coniato in onore dei pater eremiti, uomini di Chiesa che si allontanarono dalle città per diffondere la parola di Dio in luoghi meno contaminati. I pater, durante il loro pellegrinaggio, fondarono dei monasteri di preghiera. Il territorio divenne così il rifugio degli eremiti. La collina su cui si era insediato il pater venne chiamata “Paternum”. Il comune di Paternopoli è nel territorio dell’agro taurasino, nella zona DOCG per la produzione di vino rosso Taurasi d.o.c.g., dove la fertilità dei suoli di natura vulcanica crea un territorio ideale per l’allevamento della vite.

Tre parole per dirlo: perché regalare un tuo vino è una buona idea per Natale.
Il vino avvicina le persone, rafforza i legami. L’atmosfera natalizia con le sue luci e i suoi colori è il momento perfetto per gustarlo in compagnia. Un buon vino da assaporare davanti a un camino è il regalo migliore che si possa fare!

La ricetta e il piatto della tua regione che non devono mancare per le feste, e il giusto abbinamento: raccontaci un tuo vino e una ricetta per il pranzo di Natale e uno per Capodanno, non necessariamente una bollicina!
In Campania e in Irpinia il Natale è davvero speciale con la famiglia che si ritrova attorno ad alcuni classici. La Minestra maritata con il nostro Velluto rosso le cui note morbide e vellutate accompagnano la sapidità del piatto e avvolgono le note grasse della carne. Una ricetta complessa con costine di maiale, cotechino, prosciutto con l’osso, verza, scarola e cicoria e croste di parmigiano per una saporosità spettacolare dovuta anche alla lunghissima cottura (3 ore e più). Sul versante pesce (per la vigilia di Natale o per Capodanno) il Baccalà alla “Pertecaregna” con il Fiano di Avellino DOCG. Le note delicate di questo vino sposano perfettamente l’aromaticità del piatto a cui si accompagna. Oltre al baccalà dissalato, i peperoni cruschi “curnciell”, olio, prezzemolo, mare e piccantezza dosata in maniera particolare, come nel vino!

Vini in degustazione
“25 Rare” Greco di tufo DOCG  2020
Blu Onice – Irpinia Aglianico DOC 2019
Eremo Nero – Irpinia Campi Taurasini D.O.C. 2017

Nativ – Contrada San Nicola, 15 – 83052 Paternopoli (Av) – www.winenativ.it