Montalbera – Atto di Vito Mollica, Firenze – Giovedì 25 gennaio 2024

L’azienda Agricola Montalbera nasce all’inizio del XX secolo in un territorio compreso fra i comuni di Grana, Castagnole Monferrato e Montemagno. Verso la metà degli anni Ottanta la famiglia Morando adotta una politica di espansione non ancora ultimata, con l’acquisizione di terreni confinanti e l’impianto diretto di nuovi vigneti, prevalentemente a Ruchè. Oggi l’azienda è circondata da vigneti di proprietà disposti in forma circolare a corpo unico in posizione interamente collinare, con esposizioni diverse e suoli che vanno dall’argilloso al calcareo. Una delle peculiarità che da sempre distingue Montalbera nel panorama piemontese è quella di essere una realtà a cavallo tra le due grandi zone vinicole del Piemonte: il Monferrato e le Langhe. Le vigne ricoprono sei intere colline mentre nel fondovalle trova spazio la coltivazione della tipica nocciola piemontese. I vigneti hanno età variabili dai 7 ai 30 anni, la forma di allevamento è il guyot basso e ogni operazione colturale è eseguita a mano. Circa il 60% del Ruchè DOCG dell’intera denominazione è di proprietà di Montalbera e del resto da generazioni la famiglia Morando crede e investe nella viticoltura piemontese e da anni si dedica con passione alla valorizzazione proprio dell’autoctono Ruchè. Le altre varietà impiantate sono: Barbera d’Asti, Grignolino d’Asti, Monferrato Nebbiolo e Viognier. La famiglia Morando affonda le proprie radici nelle Langhe e questo legame non poteva non esprimersi in vigna e in cantina. Castiglione Tinella, luogo di origine del capostipite Enrico Riccardo Morando, ospita circa 10 ettari di vigneti impiantati a Moscato d’Asti. Ed è da questi vigneti che Montalbera produce il Moscato d’Asti DOCG San Carlo che prende il nome dall’antica chiesetta di San Carlo che si trova a pochi metri dalla casa natale del capostipite di famiglia. Il pensiero di Montalbera mette al centro di tutto il vino frutto, esaltando le grandi peculiarità dei vigneti, interpretandone le caratteristiche e declinandole in modi diversi, dall’acciaio al legno, dalla sovra-maturazione all’appassimento, così da valorizzare al meglio la sfaccettata personalità di ciascun vitigno.

Il 2024 sarà l’anno del Drago Verde di Legno per l’Oroscopo cinese, un simbolo che promette fortuna, prosperità e un flusso di energia positiva nelle persone: raccontaci quale dei tuoi vini ha queste caratteristiche e perché!
Sceglierei senza dubbio Laccento, il nostro vino più iconico che esprime al meglio lo stile Montalbera, riconoscibile per la sua unicità. È un Ruchè in surmaturazione che unisce alle caratteristiche tipiche del vitigno (sentori di rosa e violetta, corpo armonico con tannini leggeri) una componente più aromatica e di frutta matura. Un vino che ci ha regalato grandi successi e riconoscimenti e che racconta molto di Montalbera e della sua capacità di innovare e di interpretare con creatività un autoctono che si coltiva solo nel Monferrato.

Saremo in casa di un grandissimo chef con alcune iconiche preparazioni, quali dei vostri vini si abbina meglio ai piatti di Vito Mollica?
Puntando sui cannelloni di Fagianella con cipolla di Certaldo e salsa all’uovo il pairing ideale è senz’altro con LA MIA NUDA, un Nizza – Barbara in purezza – che nasce da una vigna di oltre trent’anni. Intenso, potente e caratteristico, con sentori di cassis e prugne disidratate che si alternano a tabacco e cuoio, si snoda in bocca esaltando con la sua alcolicità un calore intenso, un tannico persistente ed una acidità vibrante. Un connubio esaltante.

VINI IN DEGUSTAZIONE:
120+1
Langhe doc chardonnay 2022
Laccento 2022
Lequillibrio 2021

Montalbera, Cantina di Castagnole Monferrato – Via Montalbera, 1 – 14030 – Castagnole Monferrato (AT) – www.montalbera.it