Bonaventura Maschio per la cucina giapponese a God Save the Wine Exotic food al Kome Firenze 27 febbraio

La distillazione in Italia è una questione familiare fatta di segreti e artigianato trasmesso da genrazione in generazione. Esemplare in questo senso Bonaventura Maschio che non produce solo distillati di qualitù ma si impegna ogni giorno per diffondere la cultura e la qualità della distillazione italiana nel mondo. Conosciuta da tutti per il distillato d’uva Prime Uve, abbraccia con la sua produzione un intero mondo di profumi e sensazioni stuzzicanti e intriganti alla prova della cucina orientale, tutte da sperimentare mercoledì 27 febbraio al Kome!
Un amore gioioso per il proprio lavoro, il forte legame con la famiglia, e l’emozione di sperimentare e al contempo custodire la storia della distillazione sono l’ispirazione quotidiana per la solare Anna Maschio, che segue anche la comunicazione aziendale, con cui discutiamo di abbinamenti molto particolari:

Quale è la caratteristica principale per creare un abbinamento riuscito? Si parte dal piatto o dal vino?
Esistono almeno due diversi approcci all’abbinamento tra una bevanda e un cibo. Il primo è quello che prevede l’uso della bevanda, nel nostro caso del distillato quindi, soltanto nel bicchiere come “accompagnamento” della portata che si gusta. In questo caso, è vitale che lo studio dell’abbinamento parta dal distillato. Occorre studiare quali sono le sensazioni olfattive predominanti, per poi costruire il piatto in modo che si intoni al contenuto del bicchiere, che i profumi dell’uno e dell’altro si armonizzino. Altra cosa è quando il distillato entra anche a far parte degli ingredienti di un piatto, come parte di una marinatura, ad esempio, o per dare una marcia in più ad una salsa. In quel caso l’armonia nasce già a monte, l’accostamento dello stesso prodotto anche nel calice è una soluzione molto naturale e di sicuro successo.

Teoria degli abbinamenti ed esagerazioni: esiste davvero l abbinamento perfetto? Facci un esempio con un tuo vino e un piatto, esotico o italiano
Mi vengono in mente due piatti, entrambi creati da Moreno Cedroni, chef patron de La Madonnina del Pescatore a Senigallia. Il primo è lo “Scampo crudo, pomodoro arrosto, succo d’arancia e Prime Uve Oro”, nel quale lo chef, partendo dalle sensazioni che gli regalava il distillato ha costruito con il piatto un vero e proprio palcoscenico per l’acquavite che regala a sua volta all’insieme note cristalline e aromi sublimi.
Il secondo è una rivisitazione dell’anguilla alla giapponese, nella quale cui il Mirin e il Sakè che normalmente sono presenti nella salsa Kabayaki, tradizionale condimento di questo tipo di pesce, sono stati sostituiti dallo chef con Prime Uve, rendendo piacevolissimo e armonioso quindi il loro abbinamento poi a tavola al momento dell’assaggio.

Abbinamento musicale, un tuo vino e una canzone che ne sottolinea una caratteristica fondamentale
Penso subito a  “Let’s get lost” di Chet Baker. Perché? Perché è una musica che coniuga temperature fredde e suoni caldi, allo stesso modo in cui la freschezza di Prime Uve si accompagna al calore della componente alcolica. E’ una musica che comunica eleganza e al tempo stesso leggerezza, dal sorriso appena accennato.

http://youtu.be/_bQxJiZAlWU

 

Distillati in degustazione:

  • Prime Uve Acquavite d’Uva
  • Prime Uve Nere
  • Prime Uve Oro
  • Prime Uve 25 anni
  • Amaro Pratum.

 

DISTILLERIA BONAVENTURA MASCHIO s.r.l.
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