L’Asolo Prosecco nasce sulle colline che circondano l’antico borgo di Asolo, luogo incantato, ricco di arte e storia, candidato al riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Una viticoltura eroica. La vigna viene coltivata su terreni scoscesi e con rese molto limitate nei vigneti più impervi. Ancora oggi la vendemmia viene eseguita a mano, selezionando le uve migliori. Sui “cru” di collina viene coltivata la Glera, vitigno autoctono del trevigiano. La tradizione vuole che sia l’erede di uve coltivate già dai Romani che trovò la propria affermazione già nell’epoca della Serenissima. Siamo in provincia di Treviso, ai piedi del Monte Grappa, sulle alte colline a occidente del Piave, a ridosso delle Dolomiti e del Montello, territorio da sempre famoso per i suoi vini.

Anche in piena estate, nella zona, posizionata molto a nord, le notti sono fresche, per effetto delle montagne e per i venti dall’Adriatico. Gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte garantiscono il perfetto sviluppo degli aromi dell’uva nei vigneti, nei comuni di Asolo, Borso del Grappa, Caerano San Marco, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Cornuda, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Maser, Monfumo, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Pieve del Grappa, Possagno, San Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello.
Al fascino delle colline che si stagliano contro il profilo delle montagne, si aggiunge il richiamo di una storia straordinaria. La Rocca svetta a controllare il territorio. Tra i vicoli della cittadina e nelle campagne riecheggiano i fasti della corte di Caterina Cornaro, ex regina di Cipro, che qui riunì artisti, letterati e poeti. Oggi è compito dell’Asolo Prosecco narrare nei calici la suggestione senza tempo di questo angolo meraviglioso di terra venet. Non è un caso se anche la zona di produzione è stata inserita nel percorso di candidatura del Monte Grappa a Riserva della Biosfera secondo il programma MaB (Man and Biosphere) dell’Unesco.

La vendemmia comincia a delinearsi. Il cambiamento climatico è forse ineluttabile: cosa avete messo in campo e in cantina per mitigare i suoi effetti? Quali dei tuoi vini sono cambiati e come.
La nostra zona è ai piedi del Monte Grappa, sulle alte colline a occidente del Piave, a ridosso di Dolomiti e Montello, ma poco lontano anche dalla laguna veneta. Anche in piena estate le notti sono fresche e questo contribuisce a mitigare gli effetti del riscaldamento globale, garantendo alla glera e al vino che se ne trae una perfetta freschezza. Tuttavia, gli elementi geografici non sono sufficienti, e l’intervento umano è fondamentale, soprattutto attraverso pratiche di potatura più selettive, per adottare soluzioni di gestione del vigneto sempre più in grado di proteggere l’uva nella maturazione. È su questo che il Consorzio dell’Asolo Prosecco sta investendo, con attenzione alla formazione dei viticoltori e alla produzione di un metodo di gestione della vigna che risponda alle prerogative del territorio.

La cucina fresca e brillante a base mozzarella e prodotti italiani di Obica Mozzarella ci mette davanti molte opzioni di abbinamento: consigliaci uno o più  vini perfetti per una ricetta di cucina classica italiana e uno per una ricetta creativa.
Durante una recentissima campagna promozionale che ha coinvolto le nove maggiori città italiane, l’Asolo Prosecco veniva proposto in abbinamento a sfiziosi finger food realizzabili in casa per un aperitivo domestico, ma raffinato. La ricetta che ha riscosso il maggior successo è stata quella dei bocconcini di scamorza alla piastra, declinabili anche sostituendo la scamorza con la mozzarella. Si avvolgono i bocconcini di mozzarella in una fetta di speck, e si griglia l’involtino due minuti per lato. I bocconcini caldi vanno serviti con rosmarino e un calice di Asolo Prosecco. Provare per credere!

Vini in degustazione
Asolo Prosecco Docg Extra Brut
Asolo Prosecco Docg Brut
Asolo Prosecco Docg Extra Dry

Consorzio Asolo Prosecco – 0423 951680/331 5730216 – www.asolomontello.it