Podere 414 dalla Maremma a a Vino in Parlamento Hotel Bernini mercoledì 14 Dicembre | God Save The WineChristmas

Dal rugby alla Maremma e al Morellino, Simone Castelli ha sempe lo stesso entusiasmo e la voglia di lottare per un mondo del vino toscano e italiano che sappia rinnovarsi senza rinnegare il proprio passato. Spazio in vigna quindi esclusivo per Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante e Colrino e forse l’unico caso di azienda mono etichetta (ma di una qualità unica e speciale come scoprirete nel sontuoso Hotel Bernini per il Natale targato GSTW) ma tante idee per il futuro come testimoniano i continui progetti legati all’innovazione nel marketing del vino e del territorio. Facciamo 3 domande proprio a Simone:

1.         L’idea  regalo “vino” è sempre attuale o deve essere ripensata? Basta andare sul sicuro con etichette conosciute o meglio osare su etichette particolari pensate sulla persona che riceve il regalo?

Il vino come regalo è certamente oggi più attuale che mai! Ma vista l’incertezza dei tempi cred che i consumatori cercheranno di affidarsi a marchi consolidati senza rischiare operazioni di “scouting”, territorio da lasciare ad addetti al settore. Certo sarebbe bello se questa garanzia e sicurezza al consumatore potesse venire anche solo dall’appartenenza ad una DOCG. Noi in Maremma con il Morellino stiamo lavorando anche a questo…

2.         La  ricetta e il piatto a tavola che non devono mancare sotto le feste, e relativo abbinamento

Pur essendo toscano, non mi viene in mente nulla di più originale di zampone e lenticchie e l’abbinamento qui è quasi d’obbligo con un lambrusco. Però oggi non si deve far l’errore di parlare di “lambrusco” in maniera generica visto che ce ne sono di particolari, rivisitati e riscoperti in ogni sua declinazione e sfumatura…e si trovano piacevoli sorprese se si ha il coraggio di osare!

3.         Puoi consigliare un vino per il pranzo di Natale? e uno per il brindisi di Mezzanotte dell’Ultimo dell’Anno?

a casa nostra per Natale non manca mai il bollito e su questo una scelta un poco inconsueta come un Pinot Nero altoatesino come quello di Carlotto (produttore della zona di Mazzon, con grande qualità) e per “par condicio” territorialie andrei all’altro capo d’Italia (siamo in Parlamento, giusto’) con  un Nero d’avola come il “Don Antonio” di Morgante.
Ritorno al Nord per il brindisi di mezzanotte dell’ultimo dell’anno con un Franciacorta  di Cavalleri (magari il blanc de blancs, da sole uve chardonnay).

PODERE 414
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Vini in Degustazione
Morellino di Scansano DOCG 2009