Nativ – Hard Rock Cafe, Firenze – Giovedì 21 febbraio 2019

Un’Irpinia rock e al passo con i tempi dei nuovi appassionati giovani di vino: ecco cosa porta Nativ sul palco dell’Hard Rock Cafe! Siamo nel cuore di Paternopoli, in provincia di Avellino, sulle colline irpine abitate sin dai tempi antichissimi dai sabini quindi dai Romani con le loro legioni a fondare appunto Paternopoli. Il nome Nativ viene scelto per rappresentare, attraverso le produzioni autoctone, l’origine della viticoltura italiana, delineando così il concetto di “originario del luogo”, che si concretizza attraverso la produzione di vini da uve autoctone del territorio regionale italiano.

L’azienda possiede 15 ettari di terreno vitati, lavorati secondo metodologie dove l’innovazione applicata, non prescinde dall’impiego di tecniche a ridotto impatto ambientale. una parte rilevante delle vigne è situata nella zona a sud est, lungo la dorsale che unisce i paesi di Castelvetere sul Calore a Paternopoli, passando per Montemarano e Castelfranci. La vicinanza dei monti piacentini e il clima continentale, creano le condizioni ideali per un tipo di viticoltura pedemontana, in cui le forti escursioni termiche, tra il giorno e la notte, determinano una raccolta tardiva rispetto alla media vendemmiale italiana, rendendo le uve particolarmente ricche di polifenoli e antiossiodanti.

Con più di 15 ettari di vigneto nelle aree più vocate dell’irpinia, oggi Nativ è un’azienda solida con un costante aumento di distribuzione in europa e nel mondo. Il nome “Paternopoli” fu coniato in onore dei pater eremiti, uomini di chiesa che si allontanarono dalle città per diffondere la parola di dio in luoghi meno contaminati. I pater, durante il loro pellegrinaggio, fondarono dei monasteri di preghiera, veri e propri luoghi di culto del cristianesimo. Il territorio divenne così il rifugio degli eremiti, che scelsero questi suoli per dimorarvi. la collina su cui si era insediato il pater venne chiamata “paternum”. Il comune di Paternopoli è situato nel territorio dell’agro taurasino, incluso nella zona di denominazione di origine controllata e garantita per la produzione di vino rosso Taurasi d.o.c.g. la fertilità dei suoli di natura vulcanica crea un territorio ideale per l’allevamento della vite. le uve coltivate in tali vigneti e in vigne secolari rappresentano, oggi, un emblema della cultura italiana, ed il vino, prodotto da queste uve, rispecchia, meglio di ogni altro prodotto, il “made in italy”.

Parliamo con Roberta Pirone, titolare dell’azienda.

Vino e Rock, quali i punti a comune? Se il rock è ribellione, lo è anche il vino? Oppure sono due elementi inconciliabili? Perchè tra gli amanti del rock ci sono tanti appassionati di vino?
Il vino è movimento, il suo divenire in bottiglia a partire dal grappolo non è mai un processo statico. Ogni anno, variabili metereologiche, condizioni di acqua, vento, sole differenti, dettano il quadro aromatico per un profilo organolettico unico per ciascun vino. Se rock significa movimento, il vino è intrinsecamente legato al rock per la sua capacità di scuotere e ridestare i sensi. Se il rock nasce per sottolineare la ribellione contro un genere musicale pop più statico in vigore negli anni quaranta, il vino rappresenta una forma di ribellione, laddove la sua degustazione conduce ad uno stato interiore di puro piacere in cui schemi mentali e pregiudizi scompaiono. Il rock è passione e chi si fa guidare da questo sentimento non può che ricondursi alle strade che portano al mondo del vino.

Cucina Southern Comfort Food e vino pare un matrimonio davvero difficile…c’è un tuo vino ideale per qualche abbinamento alla cucina dell’Hard Rock Cafe?
Al “Legendary Burger con salsa barbecue”, abbinerei un Rue Dè Passi , vino di buona struttura, morbido, di colore rosso violaceo, ideale per carni rosse.

Vino e Rock, se un tuo vino fosse una canzone rock quale sarebbe?
La canzone che scegliamo è “I Can’t get no satisfaction” dei Rolling Stones, pensando che niente altro può essere più soddisfacente che degustare, con sottofondo musicale rock, questa bevanda, facendosi travolgere dalle forti note di questo pezzo storico, come ci auguriamo possano essere anche i nostri vini.

Vini in degustazione:
Fiano di Avellino 2018
Greco di Tufo 2018
Rico Riviera 99 falanghina beneventana IGT 2018
Rue dè Passi 2017
Ruè dell’Inchiostro 2017
Blu onice 2015

NATIV Contrada San Nicola, 15 – 83052 Paternopoli (AV) www.winenativ.it/