Edizione natalizia con i fiocchi (ovviamente) per God Save The Wine nel lussuoso giardino d’inverno del centralissimo Helvetia Bristol a Firenze. Tra gli ospiti, posto d’onore ai Marchesi Mazzei . Tra le più antiche case vinicole al mondo, da sempre in mezzo a tradizione e modernità. Tra i protagonisti del rinascimento del Chianti Classico prima e dopo i SuperTuscan, un’azienda che ha sempre tenuto alto il nome del vino Toscano ovunque andasse.Ecco le loro indicazioni per un Bacco Natale…
Regalare un vino?
Al di là dell’aspetto commerciale, crediamo veramente che il vino di qualità (in senso generale) sia, ogni anno di più, un fantastico modo di proporsi. Il valore emozionale, territoriale, culturale del vino lo rendono un regalo ricco, complesso, mai banale. E l’enorme varietà del panorama vitivinicolo rende possibile una grande “personalizzazione” del regalo, che riesce dunque a parlare di chi lo propone molto più di quanto si pensi.
L’etichetta conosciuta, prestigiosa, premiata, costosa è sempre ottima per un regalo “di rappresentanza”, per riconoscere al ricevente un ruolo di intenditore, di fine “gourmet”, o anche di persona che sa godersi la vita attraverso i suoi lussi.
Invece, l’etichetta particolare, nuova, poco conosciuta ma sempre ottima può voler dire “io ti conosco, ti voglio bene, conosco i tuoi gusti, e questo è il mio modo per dimostrarlo”.
Sempre, comunque, si deve rimanere su prodotti di altissima qualità, di aziende serie che lavorano con coscienza.
Ricetta e piatto per le feste
Tanta tradizione, tanto territorio. Il Natale, soprattutto oggi che alcuni valori stanno sbiadendo, può essere l’occasione per riscoprire la gioia non solo della famiglia, ma anche delle proprie radici, della propria cultura.
Dunque, non deve mancare il piatto tradizionale della famiglia, insieme ovviamente al vino “delle grandi occasioni”.
Canzone di natale oltre jingle bells e silent night?
… e non sarebbero comunque andati bene. Il nostro vino più rappresentativo, Castello di Fonterutoli, è un vino assolutamente non banale, e non potrebbe mai essere abbinato con le campanelline dei “classici” di Natale da carillon.
Castello di Fonterutoli non è musica classica, non è pop: probabilmente un “evergreen” del jazz è quello che meglio esprime la sua anima.
C’è una versione di “In a sentimental mood” suonata negli anni ’60 che riflette molto bene tutto questo: il Duca suona con John Coltrane, il più grande, visionario, “moderno” jazzista, e il risultato è un brano classico e moderno allo stesso tempo… un pezzo che non stanca mai… un po’ come il nostro Castello.
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ricetta personale per il vin brulèe
Un bicchiere di Siepi, e il fuoco del camino.
Dietro a un bicchiere di buon vino c’è passione, lavoro, emozione, tanto sudore; non vale la pena di uccidere tutto questo a colpi di chiodi di garofano.
Auguri su Facebook o no?
Nessun augurio spersonalizzato e spersonalizzante, nessuna immagine trovata velocemente in Rete, nessun SMS massificato a tutta la rubrica.
E’ solo recuperando il valore degli abbracci, delle strette di mano (e dei brindisi!) che possiamo dare il giusto valore affettivo e tradizionale al Natale.
Vino per Natale, vino per Capodanno
Come detto sopra, con il pranzo di Natale serve il vino “delle grandi occasioni”. Per noi è il Castello di Fonterutoli.
Per il brindisi di Mezzanotte, dipende: per un capodanno con amici, musica e divertimento serve uno Champagne, magari con il “botto”, mentre per una celebrazione più “intima” con i propri cari va benissimo un bicchiere di Siepi.
Vini in degustazione
- Castello di Fonterutoli 2006
- Fonterutoli Chianti Classico 2008
- Siepi Toscana IGT 2006