Rocca delle Macìe, Hotel Due Torri***** Verona martedì 11 aprile

Tradizione consolidata ma anche sguardo al futuro in nome della sostenibilità. L’ultima frontiera in casa Zingarelli è l’agricoltura di precisione, concimando e vendemmiando in maniera differenziata, ma senza l’uso di mezzi automatici, sfruttando le mappe e i dati aerei per posizionare le trappole a feromoni contro la tignoletta nelle zone più a rischio. Ogni anno abbiamo qualcosa da scoprire di nuovo su questa famiglia e la sua avventura in Toscana e sui traguardi internazionali raggiunti. Di Castellina in Chianti (Classico) sappiamo di più, molto meno dell’avventura in Maremma e di come è iniziata.  Nel 1998 la famiglia Zingarelli acquista la Tenuta Campomaccione, i suoi primi 80 ettari in Maremma dove impianta vitigni a bacca rossa ai quali segue l’acquisizione nel 2003 di altri 67 ettari della Fattoria Casamaria, con uve bianche per la produzione del Vermentino.
Negli anni la Maremma, traghettata dall’esperienza della casa madre, ha prodotto vini rappresentativi dell’identità e del pregio del giovane territorio toscano. Per dare il dovuto rilievo a questa realtà Sergio Zingarelli, titolare dell’azienda, lancia il nuovo brand “Campo Maccione – Fattoria di Rocca delle Macìe”.  I vini prodotti in Maremma hanno adesso nuove etichette che fanno risaltare le caratteristiche salienti dell’ambiente: il Morellino di Scansano, un tratto veloce disegna le dolci colline e suggerisce un vino fresco e giovane, il Vermentino con la sua “girandola” racconta il vento che accarezza il vigneto e il sole che si riflette nel suo colore. Resta salda e ricca la presenza in Chianti Classico con prodotti che vanno dal vino da tutti i giorni alla ricchezza e importanza della Gran Selezione, che sta riscuotendo nel mondo consensi unanimi.

Vino, tre parole per dirlo. Abbinare e degustare insieme al tempo del web: quali sono gli elementi essenziali nel racconto del vino?  Oppure oggi c’è anche troppo “storytelling” nel nostro mondo?
Testa, cuore, bocca. Le parole hanno bisogno di questo percorso per uscire e comunicare quello che percepiamo.  Occhi, naso, bocca, testa, cuore. Il vino fa lo stesso percorso, ma a ritroso, per farsi conoscere e entrare nella testa e nel cuore.  E’ il ritmo alternato tra il fluire di queste onde e il ritorno nel grande mare che è l’uomo, che costruisce un vero, profondo, consapevole racconto del vino. Un racconto mai troppo completo, mai troppo esaustivo delle emozioni profonde che procura a chi sa ascoltare il rumore del mare da una conchiglia. E come ogni racconto, se non ci sono le vibrazioni profonde dell’emozione che legano nella loro trama questi elementi così profondamente fisici, sono parole affidate a un vento che non saprà mai dove fermarsi.
Vino italiano e cibo italiano, matrimonio perfetto, facci un esempio sorprendente con un piatto di una regione italiana a tua scelta e un tuo vino.
Due gocce di profumo per vestire Marilyn. Una tela squarciata per esprimere l’arte. Una leva per sollevare il mondo. E un filo d’olio sul pane per magnificare la cucina italiana. “Pane e Olio” è il cibo che esprime nella sua essenzialità tutta la nostra storia, è sintesi della nostra umanità. È un racconto talmente profondo che non ha bisogno di altre parole. Se non “Chianti Classico”, come fossero le lenzuola di Marilyn, la cornice del quadro, la pietra dove poggia la leva che solleverà questo nostro mondo…

Vini in degustazione
Vermentino Campomaccione – DOC Maremma 2016
Chianti Classico Famiglia Zingarelli  – DOCG 2015
Chianti Classico Gran Selezione Riserva di Fizzano 2013

Rocca delle Macìe S.p.A. Loc. Le Macie, 45 – 53011 Castellina in Chianti (Siena) – www.roccadellemacie.cominfo@roccadellemacie.com