Maremma nel piatto e nel bicchiere, a God Save the Wine Rocca di Frassinello mercoledì 27 marzo alla Sosta del Convivium

Tra i tanti progetti che hanno riguardato la Maremma Toscana negli ultimi anni quello di Rocca di Frassinello ha sempre avuto un fascino particolare grazie alla presenza del Domaine Barone di Rothschild-Lafite in joint venture con Castellare di Castellina in cerca di nuovi territori dove investire nel vino dopo il Chianti Classico. Troverete vini da entrambe le tenute più i vini siciliani di Feudo del Pisciotto alla Sosta del Convivium il prossimo 27 marzo…Ben nota da subito al grande pubblico grazie alla grande e immaginifica cantina di Renzo Piano che svettava in una zona non certo avvezza a investimenti del genere, è stata impressionante la velocità con cui a Rocca di Frassinello, con vigne piantate nel 2000, si sia arrivati a vette qualitative e di finezza inusuali in vini che riflettono oggi  a pieno un carattere maremmano declinato alla francese.

La Maremma, nuova frontiera del vino toscano, ha il fascino dei grandi spazi e dei paesaggi selvaggi e spiazzanti, qual’è il motivo per cui hai deciso di fare vino qui?

Il progetto di Rocca di Frassinello è nato da un’idea semplice, legata alle esigenze di sviluppodi Castellare. Lo sbocco storico, naturale di Siena e quindi del Chianti Classico è sempre stata la Maremma. Ma la Maremma oltre che amara (in passato) è anche grande e con una tradizione vinicola consolidata a nord (con Bolgheri e dintorni) e a sud, di fronte all’Argentario, con il territorio ristretto del Morellino di Scansano. Quasi tutti i chiantigiani erano andati lì, a nord e preferibilmente a sud.
La scelta di Castellare è stata di non puntare sull’ovvio e sul già noto, ma di capire se nel resto della Maremma c’erano terreni altrettanto o più qualificati di quelli di Bolgheri e di Scansano. C’erano e li avevano trovati per primi Ezio Rivella e Gianni Zonin i quali avevano scoperto che proprio al centro della Maremma, fra Bolgheri e Scansano, arriva una sorta di piede geologico che ha le stesse caratteristiche dei terreni del Chianti e di Montalcino, di cui in effetti questo piede è una sorta di prolungamento verso il mare. Quindi terreni come quelli delle due più famose zone vinicole della Toscana, ma con una differenza sostanziale: 4-5 e anche 6 °C di temperatura media più alta e quindi con una capacità di maturazione delle uve in un anticipo anche di tre-quattro settimane rispetto al Chianti e a Montalcino.  Questa zona benedetta dal Signore è compresa nei comuni di Gavorrano e di Ribolla. Lì ha preso vita il progetto di Rocca di Frassinello.

Se dovessi definire il carattere maremmano nei tuoi vini in tre parole o aggettivi quali useresti?
Ancorché con un taglio bordolese, i nostri vini hanno nel carattere l’autenticità della terra di Maremma, l’eleganza di quella autenticità e infine il respiro profondo di una campagna ricca di storie e tradizioni.

La Maremma è anche grandi tradizioni culinarie, quale piatto abbineresti ad un tuo vino?
In rapida sintesi: Vermentino, zuppa di funghi alla maremmana; Ornello, spaghetti alla buttera, Le Sughere di Frassinello, cinghiale in tegame e infine Rocca di Frassinello, Scottiglia.

Vini in degustazione:
. Vermentino IGT Maremma 2011
. Ornello IGT Maremma 2009
. Le Sughere di Frassinello IGT Maremma 2009
. Rocca di Frassinello IGT Toscana 2008

Rocca di Frassinello
58023 Gavorrano Grosseto
0566 88400 ‎ · www.roccadifrassinello.it