Lis Neris – Obicà Mozzarella Bar, Firenze – Giovedì 27 settembre 2018

Quando il fiume Isonzo abbandona gli stretti canaloni che lo imbrigliano durante il suo percorso sloveno, ecco Gorizia, una delle città di confine più contesa d’Europa. Uno scenario incantevole disseminato di piccoli paesi cresciuti intorno a un campanile. I vigneti caratterizzano il paesaggio e con le loro fasi scandiscono il ritmo delle giornate.

In questo contesto, dal 1879, quattro generazioni della famiglia Pecorari hanno contribuito con il lavoro e la passione alla costruzione e alla crescita di una delle realtà produttive più rappresentative del Friuli Orientale. Il 1981 è l’anno della svolta ed è lì che ha iniziato a prendere forma una nuova mentalità produttiva finalizzata al raggiungimento di una qualità superiore in azienda in un contesto del vino italiano in brusca accelerazione qualitativa. I vini bianchi hanno dimostrato di essere la migliore espressione di questo territorio, peculiarità che abbiamo acquisito come perno della mission di Lis Neris. L’obiettivo dichiarato è fare vini sempre migliori, senza mai tradire il territorio e la storia di queste terre di confine,ma dal gusto profondamente intriso di Italia e piacere del gusto.

La valle dell’Isonzo è stata scavata dalle glaciazioni del quaternario e le acque di scioglimento dei ghiacciai ne hanno disegnato il profilo attuale. Nei periodi successivi, grazie all’azione disgregante degli agenti atmosferici, ha avuto origine uno strato superficiale argilloso rossastro ricco di ossidi di ferro e altri minerali. La sottostante massa ghiaiosa favorisce la distribuzione dell’acqua e dell’ossigeno rendendo il sottosuolo molto ospitale per lo sviluppo e l’attività delle radici. Sono oltre 70 gli ettari di viti piantati fra il confine sloveno a nord e la riva destra dell’Isonzo a sud. I ciottoli superficiali, localmente chiamati claps, incamerano il calore durante il giorno e lo rilasciano durante la notte, questo favorisce la maturazione delle uve e permette la nascita di vini potenti. E infine c’è da considerare l’eleganza dei vini stessi data dalla Bora: venti dominanti che arrivano da nord est in grado di creare escursioni termiche che rallentano la maturazione, favorendo la concentrazione aromatica delle uve e il bilanciamento degli acidi.

Arriva l’autunno e il vino italiano si prepara ad un’altra stagione dove dovrà dimostrare di essersi saputo rinnovare come comunicazione e approccio al mercato: con quale vino vi presentate al “ritorno a scuola”? Su cosa punterete per l’immediato futuro?
Per fare un buon vigneto ci vogliono anni, per fare un buon vino ce ne vogliono altrettanti. Non vogliamo sembrare statici ma realisti!

Cambiamento climatico e vignaioli italiani: come siamo messi per il futuro?
Il clima è stato e sarà sempre in continuo cambiamento. I terroir migliori sono tali se sono in grado di convivere con il cambiamento.

Avremo uno degli chef più famosi e comunicativi d’Italia, Alessandro Borghese, come consulente per il food della serata, raccontaci il piatto o la situazione più particolare cui hai visto abbinare il tuo vino.
Ci colpisce sempre il modo in cui anche nei paesi più lontani sia possibile ritrovare i sapori e gli abbinamenti “di casa” come frico del ristorante Partenope di Tokio e le tagliatelle con prosciutto di San Daniele e Montasio de “La Frasca” in Colorado.

Vini in degustazione
Pinot Grigio Friuli Doc Isonzo 2017
Gris selezione Friuli DOC Isonzo 2016
Gris selezione Friuli DOC Isonzo 2008
Lis Friuli Doc Isonzo 2015 Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon Blanc

Lis Neris s.s.Agricola – Via Gavinana, 5 – 34070 San Lorenzo Isontino – Gorizia, Italia – 0481.80105 – 0481.1906621 – www.lisneris.it