God Save The Wine vi porta alla scoperta del Colore del Vino il 26 Aprile all'Hotel Lungarno : seguiteci!

La primavera porta aria di rinnovamento e anche per God Save the Wine fioriscono nuove idee. Uscendo dal letargo invernale la nuova stagione mostra profumi e colori nuovi, e noi ci siamo ispirati a questa riscoperta dei sensi per proporre delle serate dedicate all’approfondimento della degustazione del vino, sempre in location suggestive e con il nostro stile.E così per tutti coloro che amano il vino e lo vogliono conoscere, in ogni edizione abbiamo scelto di andare alla scoperta di un aspetto di questo affascinante mondo. La prossima edizione 26 aprile 2012 si terrà nel bellissimo e romantico Lungarno Hotel i cui riflessi e luci incantate in riva d’Arno ci aiuteranno a capire e apprendere insieme cosa ci racconta il colore del vino.
Il Colore del Vino

Siamo animali che basano tutta la loro strategia di sopravvivenza sulle capacità del nostro cervello ma ancora prima ci basiamo sui nostri sensi e specie nelle ultime centinaia di milioni di anni abbiamo imparato a fidarsi soprattutto della nostra vista, il senso da cui riusciamo ad ottenere più informazioni nello spazio di tempo più breve possibile.
Di fatto, con il vino e con qualsiasi alimento ci comportiamo come con le persone ovvero giudicando dalle apparenze (modo di vestire, di camminare, di muoversi, bellezza, pulizia) molto di più di quanto siamo disposti ad ammettere.
Questo perchè siamo divenuti dopo millenni di evoluzione, molto più veloci a prendere decisioni in base alla vista che in base all’odorato o all’udito, sensi ancora molto importanti e sviluppati ma molto meno se pensiamo al fatto che da odorato e udito dipendeva la nostra sopravvivenza quando eravamo semplici raccoglitori di frutta radici e verdura.
Da quando siamo diventati carnivori e predatori la vista ha preso importanza e ancora di più da quando siamo diventati animali sociali che devono il loro successo anche alla capacità di entrare in empatia con gli altri e a saper leggere espressioni sentimenti e comportamenti altrui al volo.
E così quando un vino si palesa nel nostro bicchiere lo giudichiamo molto più dal colore e dal suo aspetto in genere di quanto siamo disposti ad ammettere e difatti il ruolo di un enologo si misura molto in base a quanto “bello” riesce a far apparire un vino.
Del resto le informazioni anche analitiche che un bicchiere di vino riesce a darci sono tantissime, molto più che le classiche informazioni del colore: il fatto che un vino bianco sia giallo verdolino, paglierino, dorato o ambrato ad esempio ci ragguaglia sullo stato di ossidazione e invecchiamento del vino stesso per non parlare della sua tipologia. Lo stesso colore ad esempio ambrato viene salutato con esaltazione se si tratta di un passito come un vin santo ma con sospetto e delusione nel caso di un vino giovane e fresco. Istintivamente associamo alla freschezza e alla gioventù di un vino bianco i colori chiari trasparenti con sfumature che vanno dal verdolino al leggermente dorato. Certo c’è anche l’influenza del vitigno (più colorati chardonnay e malvasia che vermentino o sauvignon ad esempio) e del suo passaggio eventuale in legno (la barrique e il legno in genere danno una tonalità più dorata al vino) o ancora sul fatto che nella sua produzione ci sia stato un periodo più o meno prolungato a contatto con i lieviti. A partire dalla stessa uva infatti una maggiore permanenza durante la fermentazione e macerazione con le bucce da’ una colorazione più o meno scura al vino, sia per i bianchi che per i rossi.
Nei rossi il colore che più ci invoglia e ci stimola alla qualità il rosso porpora, indice di vino giovane vivace e senza difetti mentre un granato o un aranciato li ammettiamo solo per vini di un certo invecchiamento o età (vedi Barolo, Brunello di Montalcino, Riserva di chianti Classico).

Lo stesso colore granato in vino più giovane o che si suppone fresco viene percepito giustamente come un problema del vino stesso. Ma in realtà il nostro occhio è capace di scorgere sfumature più fini arrivando a dirci anche qualcosa sull’acidità/freschezza (in termini chimici, sul pH) : sfumature verdoline nei vini bianchi e riflessi melanzana – bluastri nei vini rossi sono indice di freschezza , ph basso e giovinezza del vino stesso, elementi che aumentano la nostra percezione positiva di vini giovani ma che risulterebbero posticci e sospetti in vini che invece ci aspetteremmo complessi ed evoluti.
Tra i vini rossi, il colore è fondamentale per alcuni vitigni si pensi ad esempio al Sangiovese e al Pinot Nero (e anche nebbiolo), famosi per avere trasparenza e delicatezza già dal primo ingresso nel bicchiere o al Cabernet, al MErlot e al Syrah che al contrario sono color mirtillo quasi intensi e impossibili quasi da attraversare con lo sguardo.
I sommelier e gli esperti più attenti dal colore di un vino sono in grado di indovinare vitigno annata e spesso anche tipologia, il tutto senza neanche avvicinare il naso al bicchiere…
La cosa più straordinaria del colore è inoltre il fatto che è capace di farci percepire in maniera diversa suoni e soprattutto profumi, come potrete scoprire assaggiando alla cieca o da bicchieri scuri alcuni dei vini presenti nella serata God Save The Wine.
A partire dalle bollicine e le loro sfumature di giallo verdolino (Prosecco e Franciacorta) o paglierino (Champagne) con limpidezza incredibile e riflessi simili al cristallo passeremo attraverso vini bianchi più corposi decisi e strutturati con toni gialli e dorati (alcuni bianchi siciliani per esempio) per poi passare a vini rossi porpora e vivaci (la Barbera del Piemonte, il giovane Chianti Classico), e altri molto scuri e intensi (Syrah e Cabernet ma anche il nostrano Nero d’Avola) e granata eleganti e aristocratici (Riserve). E in mezzo a tutto la bellezza delle sfumature del rosa, dal velo di cipolla, al salmone fino al chiaretto, colori che cambiano spesso significato in questa tipologia così mutevole umorale e che proprio sul colore pone molto del suo fascino.
Buona scoperta del colore con God Save The Wine!

Aziende e vini presenti

Aziende e vini presenti:

Champagne Drappier
Champagne Drappier Carte D’Or brut
Champagne Drappier Brut Nature Zero Dosage Sans Souffre
Champagne Drappier Rosè Val Des Demoiselles Brut

Bisol – Valdobbiadene (TV)
Eliseo Bisol Cuvèe del Fondatore Talento Metodo Classico 2002
Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG Dry
NoSO2 Prosecco Senza Solforosa

Poderi Gaslini Alberti Badia di Morrona (AT – PI)
Spumante Metodo Classico Pinot Nero Bricchi Astigiani
Bricco San Giovanni Rosato Bricchi Astigiani
IGT Vermentino Felciaio Badia di Morrona
IGT Sangiovese VignAalta Badia di Morrona
Vin Santo DOC Badia di Morrona

Castello di San Sano (Gaiole in Chianti SI)
– Sanzano Chardonnay IGT Toscana 2009
– Castello di San Sano Chianti Classico DOCG 2009
– Guarnellotto Chianti Classico Riserva DOCG 2007

Luteraia (Montepulciano SI)
Luteraia IGT Toscana 2009
Luteraia IGT Toscana 2008
Luteraia IGT Toscana 2007

Piaggia (Carmignano – PO)
Carmignano Riserva PIAGGIA 2008
Carmignano IL SASSO 2008
Sangiovese IGT PIETRANERA 2009
Cabernet Franc IGT Toscana POGGIO DE COLLI 2009

Casavyc
Morellino di Scansano Casavyc DOCG 2009
Pinot nero TEMERARIO 2009 (anteprima) Igt Maremma Toscana
UP&DOWN 2009 (anteprima) IGT Maremma Toscana
Sauvignon blanc 2011 (anteprima) IGT Maremma Bianco
Syrah SY 2008 IGt Maremma Toscana.

Mattia Barzaghi San Gimignano SI
Vernaccia di San Gimignano Zeta 2011
Vernaccia di San Gimignano Impronta 2011

Firriato (Paceco TP)
Gaudensius Brut Metodo Classico
Quater IGT Sicilia Bianco 2010
Ribeca IGT Sicilia Perricone 2008
Cavanera Etna Rosso DOC 2009
L’Ecrù Zibibbo Passito IGT Sicilia 2009

Castello di Verrazzano (Greve in Chianti – FI)
Chianti Classico 2009
Rosè Igt TOscana 2010
Chianti Classico Riserva “selezione Sassello” 2007
“Bottiglia particolare” 2007 IGT rosso di Toscana

Arcipelago Muratori (Adro Franciacorta BS)
Villa Crespia Franciacorta Numero Zero dosaggio zero
Barricoccio Val di Cornia Suvereto DOC 2007
Tuttonatura Sangiovese IGT Toscana 2010
Rabuccolo IGT Toscana 2008

Il Borro Ferragamo (San Giustino Valdarno AR)
IL BORRO igt Toscana Rosso 2007
PIAN DI NOVA igt Toscana Rosso 2008
LAMELLE igt Toscana Bianco 2010

Casa di Terra Bolgheri

Terre di Lavinia Bolgheri DOC 2011
Bolgheri Vermentino DOC 2011
Moreccio Bolgheri DOC 2010
Mosaico Bolgheri DOC 2009
Maronea Bolgheri DOC Superiore 2008

Degustazioni e prelibatezze dello chef a buffet 25 euro

Info e prenotazioni info@firenzespettacolo.it (riceverete conferma scritta) oppure

Hotel Lungarno:
Borgo San Jacopo, 14
50125 Firenze
Tel. +39 055 27261
Fax +39 055 268437
lungarno@lungarnocollection.com