Chianti Classico giù la maschera! Castello di Brolio a Palazzo Capponi il 27 Febbraio per God Save The Wine!

Se il Chianti Classico è quello che conosciamo e che tutto il mondo ci beve lo dobbiamo in gran parte al Barone di Ferro, quel Bettino Ricasoli che lo codificò come uvaggio in tempi quasi ancestrali per il vino italiano. E da allora l’azienda non si è più fermata arrivando a valorizzare il patrimonio enoico e paesaggistico fino a diventare uno dei portabandiera più efficaci ed eleganti del vino toscano ovunque andasse nel mondo. Oggi i vini stanno riscoprendo un gusto del territorio come mai prima d’ora con il Sangiovese sugli scudi e una interpretazione del Merlot chiantigiano tra le migliori di sempre. Leggiamo con il Barone oltre la maschera del Chianti Classico per scoprire che…

Per piacere al pubblico si fa di tutto ma il Vino forse ha esagerato, quale è la maschera che il vino ha indossato in questi anni?

In questi anni il vino ha indossato tantissime facce (o maschere) che nel corso degli anni hanno dimostrato la loro forza o debolezza. Non si dice infatti che… gli è caduta la maschera a quello lì… ? Solo la severa legge del tempo può sancire la decadenza o il valore di una faccia (maschera); infatti il mercato non ha pietà per quei vini che hanno cavalcato le onde della moda, delle tendenze dell’apparenza … ed al contrario il mercato riserva rispetto per quei vini che parlano un linguaggio chiaro e pulito del territorio in cui viene prodotto senza cavalcare le mode del momento.

Se il tuo vino fosse un personaggio della commedia dell’arte (Arlecchino, Balanzone, Brighella, Capitan Matamoros, Gianduja, Meo Patacca, Pantalone, Pierrot, Pulcinella…) quale  sarebbe?

Che bella e difficile domanda aaahhh ! mi vien da rispondere: PANTALONE altrimenti chiamato “il Magnifico” !! anziano mercante (come la Ricasoli !) che cerca di conquistare il cuore di qualche giovane donna (ed io aggiungo: riuscendoci !!!)

Siamo a Carnevale ma fare un vino non è uno scherzo, quale l’aspetto più complicato nella tua esperienza e quale quello di cui vai più fiero?

Ok siamo a Carnevale: direi che l’aspetto più complicato per me nel fare un vino è ridurre al minimo gli errori (se ne fanno sempre troppi !!) e invece sono particolarmente fiero del fatto che riusciamo ad esprimere con ineguagliabile unicità ed eleganza il Sangiovese di Brolio.

Vini in degustazione

  • Torricella Bianco IGT 2012
  • Chianti Classico Brolio Riserva 2010
  • Casalferro IGT Toscana 2010

 

Azienda

Barone Ricasoli S.p.A Agr.

Cantine del Castello di Brolio

53013 Gaiole di Chianti – Siena

T +39 0577 7301

F +39 0577 730225

barone@ricasoli.it