Castello di Meleto – Grand Hotel Baglioni, Firenze – Giovedì 23 luglio 2020

Una esperienza completa ricca e vitale di vita chiantigiana! Ecco cosa è lo spettacolare Castello di Meleto, ogni anno sempre più ricco di iniziative e approfondimento agricolo enoico e paesaggistico, non solo meta classica e rinomata per eventi e matrimoni. I terreni di Castello di Meleto si estendono intorno al borgo medievale per circa 1.000 ettari: di essi 125 sono dedicati alla coltivazione della vite. L’uva prevalente è il Sangiovese, destinata alla produzione del vino Chianti Classico DOCG. Fra le altre varietà, piantate negli anni ‘80, troviamo Merlot, Cabernet, ma a partire dalla fine degli anni ‘90 è stato avviato un processo di reimpianti mirato a valorizzare il patrimonio ampelografico tradizionale della Toscana, introducendo anche alcune varietà a bacca bianca come il Vermentino. Il terreno è costituito prevalentemente da galestro, alberese e marne calcaree: è su questi terreni aridi e sassosi che la vite dà i suoi frutti migliori, ricchi di profumi e aromi naturali. Castello di Meleto produce principalmente vini tipici del Chianti Classico DOCG, un moderno, intrigante Spumante Brut Rosè, due caratteristiche e distinte tipologie di Grappa, un Olio Extravergine di Oliva da agricoltura Biologica nonché un allevamento di maiali di Cinta Senese.

Parliamo con Elena Caini di come è stato vivere gli scorsi mesi al Castello e cosa succederà nei prossimi!

Primo evento GSTW dopo l’emergenza virus: sono stati mesi difficili ma intensi. Come ha vissuto l’azienda questi mesi? Oltre al lavoro in vigna che servizi idee e riflessioni sono nate nelle settimane in cui il mondo si è fermato?
È stato un periodo difficile, ma anche molto stimolante: in vigna abbiamo portato avanti il percorso di conversione al biologico, completato il lavoro di zonazione climatica e ci siamo preparati allo scasso ed impianto di ulteriori 20 ettari a Sangiovese. In cantina abbiamo ultimato i tagli delle nuove annate, gli imbottigliamenti ed i lavori di preparazione alla vendemmia. Sicuramente questi due reparti sono quelli che hanno risentito in maniera minore del blocco ed hanno trainato tutto il resto. La forza della natura ci ha dato l’esempio ed abbiamo così potuto fissare meglio i nostri obbiettivi, rendere più precisa e mirata la nostra comunicazione, sviluppare il nostro e-commerce e soprattutto trovare modi alternativi per stare vicini ai nostri clienti in Italia ed all’estero.

Abbinamento di luogo o al piatto: il più bel luogo dove vorresti che fosse bevuto un tuo vino in questi mesi estivi e un abbinamento insolito con un piatto che dovremmo provare.
In qualsiasi luogo che abbia un posto speciale nel cuore di chi degusta e soprattutto in compagnia di persone altrettanto speciali. Probabilmente la nostalgia è stata uno dei sentimenti più forti che abbiamo provato durante questi ultimi mesi. Adesso però è il tempo della rinascita e della celebrazione, il tempo di tornare o di andare in quei luoghi che abbiamo sognato insieme alle persone a noi più care. Non è un abbinamento insolito, ma qualcuno potrebbe non aver ancora provato un ottimo Vinsanto con la giusta selezione di formaggi a chiusura pasto, a nostro avviso è una combinazione che può competere con i dolci più elaborati. Recentemente abbiamo proposto il nostro Vinsanto del Chianti Classico 2009 così ed era semplicemente divino.

Estate, tempo di tormentoni: una canzone che si abbini ad un tuo vino (ne ricaveremo una compilation GSTW su Spotify!).
È un tormentone relativamente recente perchè son già passati 15 anni da quel singolo chiamato semplicemente “Estate” dei Negramaro. Abbinata al nostro Vinsanto del Chianti Classico 2009 per un po’ di dolce malinconia sulle parole “E intanto il tempo passa e tu non passi mai” che lo descrivono così bene.

Vini in degustazione:
Colto alle Bolle
Borgaio Vermentino 2019
Meleto Chianti Classico 2017
Vigna Poggiarso Chianti Classico Riserva 2016
Vinsanto del Chianti Classico 2009

Castello di Meleto – 53013 Gaiole in Chianti (Si) – 0577 749217 – www.castellomeleto.it