God Save The Wine https://www.godsavethewine.com Il sito ufficiale di GSTW Wed, 23 Apr 2025 09:18:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Ventiventi: Vino, Territorio e Innovazione https://www.godsavethewine.com/ventiventi-vino-territorio-e-innovazione/ Wed, 23 Apr 2025 09:18:00 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29249
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Un’esperienza di Enoturismo autentica in Emilia-Romagna. Una cantina biologica da scoprire tra degustazioni, eventi e momenti di convivialità, ogni visita è un viaggio sensoriale unico e coinvolgente.

In provincia di Modena la Cantina Ventiventi, nata nel 2020 dalla passione della famiglia Razzaboni, si distingue per lo spirito giovane e dinamico. Con 70 ettari di terra, di cui 30 vitati, questa cantina biologica certificata valorizza il territorio emiliano attraverso produzioni autentiche e di carattere, adottando il Metodo Classico come firma distintiva.

L’accoglienza evolve con le stagioni. In inverno, la cantina apre ogni giovedì, venerdì e sabato sera, offrendo cene su prenotazione che celebrano i sapori locali con un tocco innovativo. I menu alla carta variano in base alla stagionalità degli ingredienti e sono accompagnati da calici, bottiglie o pacchetti degustazione, ideali per scoprire i vini della cantina in modo conviviale.

Con l’arrivo della primavera e dell’estate l’esperienza si trasforma e si amplia. Al piano terra si può gustare un aperitivo con tapas e portate fredde, mentre in terrazza, al primo piano, si cena ammirando il tramonto, in un’atmosfera raffinata e rilassata. Le serate estive sono arricchite da DJ set che creano la colonna sonora perfetta per un aperitivo al calar del sole o una cena sotto le stelle.

Tra le esperienze più coinvolgenti i Picnic in vigna, organizzati due volte al mese tra giugno e luglio. Gli ospiti si siedono tra i filari, con un calice di vino e un cestino di delizie, in totale privacy e tranquillità. È possibile scegliere tra menu tradizionale o vegetariano, entrambi con quattro portate e un dolce, per vivere un’immersione totale tra i vigneti. Inoltre mette a disposizione i propri spazi per eventi privati e aziendali, come matrimoni, feste, meeting e team building. Ogni evento è personalizzato garantendo un’organizzazione impeccabile e un’ospitalità che rende ogni momento speciale e memorabile.

Dunque non solo una cantina, ma un viaggio tra radici e innovazione, tra vino e territorio, pensato per far vivere emozioni autentiche a chiunque decida di visitarla. È un luogo che invita a condividere, raccontare e vivere il vino in modo genuino e coinvolgente.

 

CANTINA VENTIVENTI – IDENTIKIT
Tutto ha inizio nel 2014 con l’acquisizione dei terreni per radicare un sogno nella terra emiliana che, a Medolla (MO), ospita i 70 ettari di proprietà, di cui 30 vitati, e la cantina. La scelta della terra non è casuale. La tessitura alluvionale, con il 45% di argilla, 47% di limo e 8% di sabbia, offre un habitat ideale per la vite. Con il primo impianto nel 2016, le radici non sono solo quelle delle viti, ma quelle di una famiglia pronta a prendersi cura di ogni filare, di ogni tralcio, consapevole che la pazienza è il primo ingrediente del successo.
La prima vendemmia del 2018 rappresenta il frutto di anni di attesa e lavoro, ma è solo l’inizio. La vera svolta arriva nel 2020, l’anno che non a caso dà il nome alla cantina. Con la commercializzazione ufficiale dei primi vini, Ventiventi fa il suo ingresso sul mercato e inizia a farsi strada in un settore competitivo e in continua evoluzione.
La scelta del Metodo Classico, l’impegno verso la sostenibilità e l’attenzione maniacale alla qualità si rivelano la chiave per distinguersi. L’approccio è basato sulla valorizzazione dei vitigni locali, come il Lambrusco Salamino di Santa Croce, il Sorbara, l’Ancellotta e il Pignoletto, ma anche varietà internazionali come Chardonnay, Pinot Bianco, Cabernet Sauvignon e Traminer.
Oggi, la produzione conta oltre 66.000 bottiglie tra Metodo Classico, Charmat e vini fermi.
Il nostro progetto si distingue perché rappresenta la sintesi di tre visioni e di tre approcci differenti. Lavorare come fratelli non è sempre semplice, ma proprio in questa complessità troviamo la nostra forza”, raccontano i fratelli Razzaboni, Andrea, Riccardo e Tommaso. L’entusiasmo per la sfida si riflette nell’intera filosofia produttiva, che vede nell’approccio giovane, dinamico e familiare un valore aggiunto capace di tradursi in proposte di mercato uniche.

Dal novembre 2023, Ventiventi entra in FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

 

Cantina Ventiventi – Via della Saliceta, 15 – Strada Provinciale 5 – 41036 Medolla (MO) – ventiventi.it/ – info@ventiventi.it

 

 

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Dieci anni di Godenza https://www.godsavethewine.com/dieci-anni-di-godenza/ Thu, 17 Apr 2025 14:07:38 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29240
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Un triplete di vini da Predappio, nel segno di una grande nonna, Noelia…

Ci sono nomi che non si sentono più finchè non riemergono dalla memoria e dall’affetto. È il caso di Noelia, Noelia Ricci. Oggi battezza un vino, ma era la donna che dette un impulso importante all’affermazione di questa azienda di Predappio, in Romagna, la cittadina che dette i suoi natali a Benito Mussolini, ma che oggi ci parla invece di vino e belle vite (già proprio la Vite…).
È nel suo segno che il nipote Marco Cirese ha ripreso in mano l’azienda vinicola, Pandolfa, una tenuta storica che si estende per 140 ettari tra vigneti, seminativi e bosco, ai piedi dell’Appenino Tosco-Romagnolo e ne festeggia oggi i primi dieci anni di… Godenza, il suo Cru di Sangiovese

Nel 2010 Marco con la moglie Alice è tornato nella terra dei suoi nonni e ha avviato un nuovo progetto di zonazione nella parte più alta dell’azienda tra i 200 e i 340 metri s.l.m., recuperando i vigneti circondati da antichi boschi, su terreni poveri, argillosi e leggeri per la presenza di sabbie color ocra e ricchissimi di minerali sulfurei, che guardano verso il mare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi L’azienda produce 3 vini territoriali e biologici, nel segno di un’agricoltura naturale, integrata con le altre colture e piante dell’ambiente, tutelando la biodiversità.
Le uve di Sangiovese del Godenza provengono dall’area di San Cristoforo, un piccolo Cru sul crinale delle colline, sopra la linea dei calanchi. La fermentazione è spontanea e l’affinamento avviene in vasche di cemento crudo, dando vita a un vino elegante e minerale. Per celebrare i dieci anni, Marco ha deciso di vestire le bottiglie del Godenza 2022 con un’opera d’arte, firmata dall’artista Gianni Politi: lo sfondo della scimmia si riempie di colore, materia, una stratificazione che rappresenta il passare del tempo.
Per celebrare i 10 anni è stato organizzato un percorso di degustazione in varie tappe, attraverso l’Italia, a Firenze Da Burde il 15 aprile scorso. Poi Cagliari e Milano, per finire con un’ultima grande festa in azienda a Predappio, a Casa di Noelia.

PREDAPPIO E IL SANGIOVESE
Predappio è un luogo storico per la viticoltura e per la storia del Sangiovese. Qui il terreno nasce da generose argille che salendo di quota, seguendo il torrente Rabbi, diventano sempre più colorate, leggere ed intrise di minerali. I CRU più interessanti si trovano in prossimità dei crinali delle colline sopra la linea dei calanchi e sono Predappio Alta, San Cristoforo, San Zeno e Rocca delle Caminate. Noelia Ricci rappresenta un piccolo CRU sul crinale della collina esposto a sud-est, tra i 200 e i 340m s.l.m. in località San Cristoforo. Il clima di Predappio è tendenzialmente continentale. Salendo il crinale, aumenta l’escursione termica e l’effetto marino, poiché il mare adriatico dista circa 50 km ed i venti arrivano sulle nostre colline senza trovare ostacoli.

SCHEDE TECNICHE dei 3 VINI

BRO’
Vitigno: 100% Trebbiano – Trebbiano Romagnolo e Trebbiano di Spagna.
Localizzazione delle vigne: San Cristoforo – Predappio, Forlì
Altitudine: 200 m s.l.m.
Natura dei suoli: Argille color ocra ricche in calcare e minerali sulfurei.
Vinificazione: Fermentazione spontanea in acciaio del mosto di Trebbiano con una piccola quota di bucce in macerazione.
Affinamento: 6 mesi in acciaio sulle fecce fini, con una piccola quota di bucce e minimo 4 mesi in bottiglia.

IL SANGIOVESE
Vitigno: Sangiovese 100%.
Localizzazione delle vigne: San Cristoforo – Predappio, Forlì
Altitudine: 250-300 m s.l.m.
Natura dei suoli: Argille color ocra e marne calcaree.
Vinificazione: Le uve Sangiovese dei differenti cloni sono vinificate in vasche separate. Fermentazione spontanea e macerazione in tini di acciaio a temperatura controllata. Il contatto del vino con le bucce dura mediamente 18 giorni; segue la fermentazione malo-lattica, nessuna chiarifica e filtrazione.
Affinamento: 70% in acciaio e 30% in cemento per 8 mesi e minimo 4 mesi in bottiglia.

GODENZA
Denominazione: Romagna DOC Sangiovese Predappio.
Localizzazione delle vigne: Cru costituito dalla Vigna Godenza, nell’area di San Cristoforo
Altitudine: 300-340 m s.l.m.
Natura dei suoli: Argille color ocra e marne calcaree, con presenza di sabbia.
Varietà: 100% Sangiovese.
Vinificazione: Fermentazione spontanea e macerazione in tini di acciaio a temperatura controllata, principalmente nelle prime fasi della fermentazione. Il contatto del vino con le bucce dura 45 giorni; segue la fermentazione malo-lattica, nessuna chiarifica e filtrazione.
Affinamento: 12 mesi in vasche di cemento crudo e minimo 9 mesi in bottiglia.

INFO
www.noeliaricci.com/

alice@noeliaricci.it

 

 

 

 

 

 

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L’Umbria? E’ in gran forma! https://www.godsavethewine.com/lumbria-e-in-gran-forma/ Sun, 13 Apr 2025 20:54:07 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29235
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Al Vinitaly i vini di Terre de la Custodia, dal Sagrantino al Trebbiano Spoletino con un’anima rock!

Terre de la Custodia, nel cuore dell’Umbria a Gualdo Cattaneo e della denominazione di origine Montefalco, è una grande azienda protagonista del suo territorio con 200 ha di vigneti: vitigni autoctoni come Sagrantino in primis e Grechetto, e varietà più classiche come Sangiovese e Merlot.
A Vinitaly 2025 si è presentata in grande forma con uno stand elegante e contemporaneo, arricchito da dettagli che richiamano l’anima rock della cantina, punto d’incontro per buyer, operatori HO.RE.CA e appassionati. Al centro il Montefalco Sagrantino, affiancato da interpretazioni dei vitigni autoctoni umbri.

“Il settore del vino oggi è pieno di sfide, ma eventi come il Vinitaly ci aiutano a trovare soluzioni e, soprattutto, a ritrovare la voglia di reagire.” ha dichiarato Giampaolo Farchioni “Abbiamo presentato il nostro Trebbiano Spoletino, il primo anno di confezionamento in purezza. In generale, i monovarietali stanno andando molto bene: anche il Sagrantino, in un contesto di calo dei consumi di rossi, grazie a un nuovo stile più accessibile, sta incontrando il favore del pubblico. Per il Trebbiano, il nostro obiettivo è esaltare la sua espressività con una vinificazione che ne valorizzi la leggera aromaticità e la buona acidità, per garantire un equilibrio organolettico adattabile alle stagioni e alle condizioni climatiche. Così facendo, puntiamo a un vino complesso ma bilanciato, perfetto per l’estate e capace di conquistare anche un pubblico più giovane.”

 

LE ETICHETTE PRESENTATE

  • Exubera 2017 Rock Edition, il Montefalco Sagrantino Riserva iconico della cantina, è ilsignature wine, premiato con i 3 Bicchieri del Gambero Rosso e riconosciuto come miglior rosso DOC/DOCG dell’Umbria nell’edizione 2024 del concorso L’Umbria del Vino.
  • Plentis 2021, miglior vino bianco DOC dell’Umbria 2024, 3 Bicchieri Gambero Rosso.
  • Gladius 2019, spumante Metodo Classico ora in versione 100% Chardonnay, per un profilo ancora più fine e vibrante.

Trebbiano Spoletino DOC 2024, nuova uscita presentata a Vinitaly, esprime in purezza uno dei vitigni più identitari dell’Umbria, valorizzato con una vinificazione in bianco che ne esalta l’eleganza aromatica e la capacità di invecchiamento. Un bianco fresco, verticale, di carattere, che si candida a diventare una nuova firma della cantina. Un vitigno affascinante e in parte da scoprire, che la cantina ha deciso di valorizzare con un progetto ambizioso per raccontare l’identità Umbra in una chiave contemporanea.

  • Le nuove annate:
    • Merlot 2017
    • Montefalco Grechetto 2023

Non è mancata una festa in città con l’Aperitivo domenica 6 alla Loggia Bistrot, nella suggestiva Corte Sgarzerie: un momento informale per incontrare stampa, operatori e amici della cantina, condividendo calici e racconti in un’atmosfera rilassata e conviviale.

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Cantina Sankt Pauls, una cantina di … città! https://www.godsavethewine.com/cantina-sankt-pauls-una-cantina-di-citta/ Thu, 10 Apr 2025 19:26:36 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29230
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A Vinitaly 2025 abbiamo scoperto il meraviglioso mondo di San Paolo. Non in Brasile , ma in Alto Adige!

Nel meraviglioso mondo (vinicolo, ma non solo!) dell’Alto Adige si scopre (questa volta al Vinitaly ma bisognerebbe andare li!!) Kellerei Cantina Sankt Pauls, una cooperativa fondata nel 1907 da 36 viticoltori del comune di Appiano sulla strada del vino, che oggi conta 190 soci per 185 ettari di vigneti, tutti a conduzione integrata (certificata dal 2023 da SQNPI), dislocati soprattutto nelle frazioni adiacenti al paese di San Paolo.

Gli ettari vitati vantano una varietà di esposizioni, altitudini (dai 290 ai 650 metri s.l.m.) e composizioni di terreni. Un gioiello è il ripido pendio nella frazione di Missiano, dove sono di casa viti di Pinot Bianco: questo vigneto, tra i più antichi dell’Alto Adige, è una testimonianza straordinaria della tradizione vitivinicola a San Paolo. Ben quattro piani di cantina, dove l’intero processo di pressatura avviene per gravità in moderni serbatoi in acciaio così come in grandi botti di legno, oltre a tonneaux e barrique. La Cantina opera anche con il marchio Praeclarus per gli spumanti metodo classico.

Al Vinitaly 2025 presentata la nuova brand identity, espressione dei propri valori fondanti, e contestualmente l’annata 2024 dei vini Selezione, le cui etichette si distinguono per un nuovo concept grafico dedicato al Monte Macaion.

A firmare la Selezione, per la seconda vendemmia da Kellermeister, Philipp Zublasing. “Questi vini – ci spiega – sono il frutto di uve raccolte rigorosamente a mano da vigneti selezionati.
Un’annata che esprime in degustazione una bella freschezza e un piacevole profilo aromatico. Il Pinot Bianco Plötzner è teso ed elegante, mentre, tra i rossi, la Schiava Missian colpisce per la nota fruttata e la bella beva. Quest’ultima riporta inoltre la nuova menzione di Unità Geografica Aggiuntiva (UGA), introdotta dal Consorzio Vini Alto Adige per valorizzare i siti più vocati.

Nuove le etichette, un restyling ispirato dalla montagna, curato da NSG Design di Bergamo. Raffigurano, con un tratto illustrato a mano, il Monte Macaion (Gantkofel) e la sua caratteristica Forcella Grande, che con la parete rocciosa di 1.866m caratterizza il paesaggio a San Paolo. “La montagna influisce profondamente sulle caratteristiche dei nostri vini. I venti di caduta dalla Costiera della Mendola, di cui il Macaion fa parte, apportano benefici fondamentali ai vigneti. Per questo abbiamo voluto rendere omaggio alla montagna anche nelle etichette,” sottolinea Tobias Leimgruber, direttore marketing e vendite.

Prosegue anche l’impegno della cantina sul fronte della sostenibilità: l’annata 2024 adotta bottiglie dal peso ridotto (già introdotte nella precedente vendemmia), oggi utilizzate nel 95% della produzione. Inoltre, dal 2024 Cantina Sankt Pauls è certificata da SQNPI (Sistema Qualità Nazionale di Produzione Integrata) anche per le attività di cantina, oltre che per lavoro svolto in vigna.

 

PRENOTA QUI VISITE E DEGUSTAZIONI > https://www.sanktpauls.wine/it/shop-eventi/seminari-visite-guidate/

 

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Fattoria Cortevecchia https://www.godsavethewine.com/fattoria-cortevecchia/ Sun, 30 Mar 2025 09:33:51 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29218
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Un protagonista della nostra serata God Save The Wine in occasione del Vinitaly, martedì 8 aprile ore 20.00 al Due Torri Hotel *****L di Verona

La storia di Fattoria Cortevecchia affonda le radici nella tradizione contadina del Mugello, dove il vino era prima di tutto un alimento, parte della quotidianità familiare. Tutto ebbe inizio con una piccola vigna coltivata per il fabbisogno domestico.
Negli anni Ottanta si accese una scintilla. Osservando i risultati raggiunti in altre regioni, dalla Romagna al Trentino, nacque la domanda: perché non anche nel Mugello? Il clima più fresco e il terreno suggerivano una vocazione diversa rispetto al tradizionale Sangiovese. Da qui l’idea, quasi una piccola rivoluzione: esplorare altre varietà, come i vitigni a bacca bianca e il Pinot Nero.
Il vecchio vigneto fu estirpato dopo la vendemmia 2011 per lasciar posto a nuove barbatelle, piantate nella primavera del 2012. Nacque così un vigneto unico nel suo genere, grazie anche alla consulenza dell’enologo Giuliano Tarchi: l’alberello areato, una forma di allevamento inedita per il Mugello, che offre alle piante la massima esposizione solare e libertà vegetativa, limitando l’umidità e la necessità di trattamenti.

La filosofia è chiara: lasciare che sia il territorio a parlare, limitando l’intervento umano al minimo necessario e puntando su tecniche sostenibili e rispettose dell’ambiente. Da queste premesse nascono i vini: frutto di passione, ricerca e rispetto per la natura. Longevi, di carattere, affinati con cura tra barriques e lunghi contatti sui lieviti, raccontano il Mugello in una nuova chiave, fresca, elegante e sorprendente.
Primum 2018 è ampio, fresco e intenso con note evolute da lunga sosta sui lieviti, perfetto con le moeche, crostacei e formaggi. Primum Rosè è un rosato di carattere, dal corpo snello e fresco. Ideale con piatti estivi, pesce azzurro e fritture, Rossano 2022 ha frutti rossi e legno delicato, armonia tra eleganza e intensità, da gustare con carni rosse e primi piatti strutturati. Un vino fresco e persistente per tante specialità veronesi…

Vini in degustazione
Primum 2018- Spumante Metodo Classico 100% Pinot 60M
Primum Rosé 2019- Spumante Metodo Classico 100% Pinot Nero 50M
Rossano – Pinot Nero 2022

 

Fattoria di Cortevecchia di Sandro Bettini – Loc. Cardetole, 4 – 50038 Scarperia e San Piero (FI) – b.sandro@fattoriacortevecchia.it

 

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La Querce https://www.godsavethewine.com/la-querce-2/ Sun, 30 Mar 2025 08:54:40 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29214
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Un protagonista della nostra serata God Save The Wine in occasione del Vinitaly, martedì 8 aprile ore 20.00 al Due Torri Hotel *****L di Verona

Si accendono di Vinitaly e ancora una volta i vini di Firenze ci sono a rinnovare questo gemellaggio ideale tra due città così ricche di storia e fascino. Nella nostra serata veronese in scena i vini freschi fragranti e floreali delle colline fiorentine, un terroir particolare che prelude al Chianti Classico ma sa dare gusto e profondità inaspettato a sangiovese e canaiolo. Siamo all’Impruneta con 42 ettari tra vino e olio, terreni con argilla e riserve di acqua anche in annate più siccitose. La gran parte dei terreni è rivolto verso Sud nell’ampia valle Sorrettole, che permette una buona esposizione al sole e brezze leggere nel periodo di raccolta. I vigneti – Sangiovese poi Canaiolo e Colorino e anche Merlot – sono coltivati a cordone speronato, con rese molto basse.

Marco Ferretti è il direttore dell’azienda e tiene le rese molto basse per privilegiare profumi, intensità senza mai dimenticare che i vini sono fatti per essere bevuti e non per essere ammirati, la bevibilità è una caratteristica importante. Bellissimi gli ultimi esperimenti che si possono ormai definire successi, ovvero il sangiovese passato in anfora che visto che siamo all’Impruneta, città storica della terracotta, rafforza l’idea di terroir.

Il calo dei consumi tra i giovani comincia a farsi preoccupante, cosa potrebbe fare il vino per tornare di moda e coinvolgere più le nuove generazioni?
Bisogna orientarsi su vini con buona bevibilità, freschezza e morbidezza come ad esempio può essere il nostro di sole uve Canaiolo, il Belrosso, che in effetti è apprezzato soprattutto dal pubblico più giovane.

Un abbinamento con la cucina veronese da provare con un tuo vino.
Quando sono qui a Verona mi piace molto il lesso con la pearà che mi sembra possa essere ben accompagnata dalla nostra Riserva del Chianti Colli Fiorentini La Torretta, che unisce struttura importante ad un sorso pieno e con finale morbido e lungo.

Vini in degustazione
Rosa di Maggio Toscana igt rosato 2024
La Torretta Chianti Colli Fiorentini Riserva 2022
Terra di Vino Toscana igt in anfora 2020
La Querce Toscana igt sangiovese 2019

 

La Querce – via Imprunetana per Tavarnuzze, 41 – 50023 Impruneta www.laquerce.com

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Gagia Blu https://www.godsavethewine.com/gagia-blu/ Fri, 28 Mar 2025 17:19:22 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29209
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Un protagonista della nostra serata God Save The Wine in occasione del Vinitaly, martedì 8 aprile ore 20.00 al Due Torri Hotel *****L di Verona

Un sogno iniziato quindici anni fa in uno dei più bei angoli della Maremma Toscana, a Roselle, dove si sente ancora forte l’impronta della storia antica. Nel nome dell’azienda è racchiuso il senso e che ha mosso l’imprenditrice Laura Mauriello a creare questo progetto: Gagia blu è infatti uno dei tanti nomi che viene dato alla ghiandaia, uno degli uccelli più presenti in Maremma. Ed è proprio la gagia blu a frequentare per lunghi periodi dell’anno la grande quercia al centro del vigneto, uno dei simboli dell’azienda. Nonostante sia un uccello migratore, può decidere di rimanere per sempre in un luogo con la sua compagna nel caso in cui lo ritenga un habitat ideale.

Fin dall’inizio nella cantina di GagiaBlu c’è stata la volontà di creare vini che potessero essere un’autentica e riconoscibile espressione di questo straordinario territorio, che gode di condizioni pedoclimatiche uniche grazie alla vicinanza al mare, ma anche all’influenza di alture, dal noto monte Amiata che la protegge alle spalle. La tenuta è caratterizzata da quattro vitigni che esprimono il carattere di questo lembo di Maremma: Sangiovese, Merlot, Ciliegiolo e Vermentino. Nella gestione GagiaBlu si avvale dell’aiuto dell’agronomo Domenico Saraceno e in cantina dell’enologo Gabriele Gadenz.

Qui si respira la storia della Maremma grossetana, che proprio a Roselle trasuda della determinante influenza etrusca e che nel tempo, grazie alla straordinaria bonifica del 1800, è riuscita a costruirsi un’identità agricola di grande vitalità. La bonifica ha infatti, determinato uno straordinario arricchimento dei suoli, che ritroviamo nella tipica mineralità di questi vini.

Vini in degustazione
ROSELLÆ: sangiovese rosato DOC Maremma Toscana 2024
CILIEGIOLO DOC Maremma Toscana 2024
FÒCO IGT Toscana 2024
Vermentino 2023 Igt Toscana
Giovè 2022 Igt Toscana
FràMerlot 2022 Igt Toscana

 

Gagia Blu – Strada provinciale dei Laghi – Roselle, Grosseto – hospitality@gagiablu.it + 39 3762135833 – www.gagiablu.it

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Associazione Produttori Isola del Giglio https://www.godsavethewine.com/associazione-produttori-isola-del-giglio/ Fri, 28 Mar 2025 16:39:36 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29204
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Un protagonista della nostra serata God Save The Wine in occasione del Vinitaly, martedì 8 aprile ore 20.00 al Due Torri Hotel *****L di Verona

Una montagna di granito che emerge dal mare cristallino, il Giglio è un ambiente naturale con una lunga storia di viticoltura. Per millenni, gli isolani hanno lavorato in vigna a mano ottenendo vini di statura dal terreno roccioso dell’isola. Il Giglio è la seconda isola dell’arcipelago toscano, abitata dall’uomo sin dalla preistoria. Per secoli, Etruschi, Romani, potenti famiglie italiane e governi di repubbliche marinare hanno dominato l’isola, curandosi poco degli isolani. Nel 1544 le fortificazioni di Giglio Castello – il borgo principale dell’isola – non sono riuscite a contrastare la devastante incursione del corsaro ottomano Barbarossa, che deportò quasi tutti gli abitanti vendendoli come schiavi. Sotto il Granducato di Toscana, dal 1558, il Giglio si ripopolò. I Medici fecero restaurare i vigneti. Si pensa che l’introduzione della varietà siciliana Ansonica – oggi l’uva del Giglio per eccellenza – risalga a questi anni.


Oggi circa 1.300 persone vivono tra Giglio Porto, lo storico borgo di Giglio Castello sul promontorio, e l’insediamento costiero di Campese a ovest. A di fuori 21 kmq dell’isola sono un paradiso naturale dove lodolai e falchi pellegrini volteggiano sopra le rocce scoscese coperte di lentisco, mirto, elicriso e ginestre. Tra queste, si scorgono i vigneti e gli oliveti, mosaici intarsiati nella natura incontaminata.

L’Ansonica trova la sua dimora d’elezione nel terreno sabbioso e granitico del Giglio.
Robusta e resistente alla siccità, ha un vigore vegetativo domato dai suoli poco profondi e dalla scarsità di piogge. Le vigne allevate ad alberello concentrano in pochi grappoli l’intensità aromatica di questo affascinante terroir. La biodiversità della macchia mediterranea che circonda i vigneti aiuta ad elevare la qualità del vino e la sua purezza. Sebbene sia un bianco, l’Ansonica ha tannini prominenti; i vini vengono spesso identificati come rossi nelle degustazioni alla cieca.
Divertitevi a scoprirlo mettendovi alla prova durante la nostra serata…

Il calo dei consumi comincia a farsi preoccupante, cosa potrebbe fare il vino per tornare di moda? Si tratta di un calo passeggero oppure il vino di qualità è destinato a essere una nicchia sempre più piccola del mercato?
Il vino è talmente radicato nella nostra cultura tanto da modellare il paesaggio delle nostre colline e orchestrare il ritmo delle nostre tavole, tornare ai consumi della metà del secolo scorso sicuramente non sarà né auspicabile né realistico. I vini che sapranno raccontare la loro storia e troveranno la loro strada.

Cambiamento climatico e vini, il biennio 2022-2023 ci ha raccontato molto di dove andremo: quali nuove prospettive ti ha aperto il cambiamento climatico? Ci sono vini che non puoi più fare? Altri che ora vengono meglio? Altri che puoi fare e che non avresti mai pensato di fare?
Anche se la vite è una pianta molto resiliente, molti dogmi agronomici saranno da rivedere, primo fra tutti la densità degli impianti vitati, ma non solo, riscoprire cultivar minori e abbandonarne altre che fino a poco fa andavano per la maggiore. L’Italia ha una biodiversità invidiabile, c’è soltanto da mettersi a cercare e riscoprire.

Un abbinamento con la cucina veronese da provare con un tuo vino.
Fra le tante qui presentate sicuramente “lesso con la Pearà” e i “tortellini di valeggio con burro e salvia”!

Vini in degustazione
Scoglio Nero 2020 (Ansonica) – Tenuta Isola nel Giglio Tenuta Casenuove
Scoglio Nero 2021 (Ansonica) – Tenuta Isola nel Giglio Tenuta Casenuove
Castellari Isola del Giglio Calzo Della Vignia 2021
Bibi Graetz Casamatta Bianco IGT 2023

 

Associazione Produttori Isola del Giglio
Referente: Beatrice Bartolozzi – Loc. S. Martino a Cecione 39 – 50022 Panzano – Greve in Chianti – 055852009www.tenuta-casenuove.comwww.tenutaisolanelgiglio.it

 

 

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CorteDomina https://www.godsavethewine.com/cortedomina/ Fri, 28 Mar 2025 16:28:45 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29199
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Un protagonista della nostra serata God Save The Wine in occasione del Vinitaly, martedì 8 aprile ore 20.00 al Due Torri Hotel *****L di Verona

Basta leggere l’etichetta per conoscere Cortedomina:  “I tre cipressi sono quelli che si vedono all’ingresso, poi c’è la linea sotto la scritta CorteDomina che sta a significare la terra e la corona sta a significare il cielo. Nel mezzo tra la terra e il cielo ci siamo noi e tutto questo è racchiuso da una ghirlanda con i tralci aperti che significa l’abbraccio aperto al mondo e dunque verso gli altri. Il nome ha implicazioni di origine cattolica che fa riferimento ad una Corte in cui si erge sovrana la Madonna”.


Giorgia Gueze, Andrea Bonora e la figlia Micol, sono bolognesi che dal 1978 hanno una casa a Vinci ma da pochi anni passano molto più tempo a Radda in Chianti, da quando hanno deciso di riacquistare da una famiglia inglese un casale che hanno trasformato in Cortedomina, piccola tenuta vitivinicola nel cuore pulsante della rinomata zona del Chianti Classico, situata tra Firenze e Siena. Qui in località Lo Spicchio si trova una bella esposizione soleggiata con frequenti gradevoli brezze, terreni venati di galestro e ricchi di scheletro, ampia escursione termica, elevata altitudine, tanta cura e passione della famiglia per una tiratura molto limitata di vini. L’azienda è molto impegnata in attività di accoglienza dall’agriturismo alle passeggiate alla ristorazione di alto livello.

Il calo dei consumi comincia a farsi preoccupante, cosa potrebbe fare il vino per tornare di moda? Si tratta di un calo passeggero oppure il vino di qualità è destinato a essere una nicchia sempre più piccola del mercato?
È sicuramente un momento di forte preoccupazione per tutto il settore vitivinicolo ma ci auspichiamo che sia siano corsi e ricorsi storici, prima di tutto per salvaguardare un fattore culturale. Sicuramente sul calo dei consumi incidono la sfida demografica, il trend del salutismo e le pressioni economiche. È anche vero che dietro questo calo dei volumi ci possono essere opportunità guardando alle nuove generazioni. Perché il vino torni a essere “stiloso”, dobbiamo avvicinare i Millennials, le persone tra i 20 e i 40 anni vanno coinvolte nel mondo del vino con nuovi linguaggi: in queste condizioni sono disposti a sperimentare, a conoscere e a spendere mediamente di più dello stesso consumatore Senior. Occorre educare al fatto che il vino non è dannoso di per sè, avendo superato la storia di generazioni, ma lo è il suo eccesso! Suolo, roccia, clima, persone, wine making, varietà, tipicità. Il vino è un mondo in cui tutto ha un ruolo.

Cambiamento climatico e vini, il biennio 2022-2023 ci ha raccontato molto di dove andremo: quali nuove prospettive ti ha aperto il cambiamento climatico? Ci sono vini che non puoi più fare? Altri che ora vengono meglio? Altri che puoi fare e che non avresti mai pensato di fare?
È un’enorme sfida per i vignaioli, che ha comportato anche il progressivo ripensamento di alcuni “dogmi”. Un esempio. Chi voleva fare viticoltura anche in Chianti, prediligeva un’esposizione delle vigne a Sud, considerate le migliori. Ooggi, visto l’aumento delle temperature che porta a maturazione il frutto e in sofferenza la pianta, è radicalmente cambiata la scelta dell’altitudine e  dell’orientamento delle vigne. Che poi è la fortuna di Cortedomina, essere a 480 m di altezza, sempre ventilata, orientata su versanti freschi, consentendo al nostro Sangiovese Chianti Classico di esprimersi sempre al meglio. Crediamo che anche le uve  internazionali come il Merlot, ormai chiantizzate, con la loro forte tendenza all’adattamento pur nella loro delicatezza, saranno in grado di resistere a questi cambi così repentini: lo abbiamo già testato dalle scorse annate.

Un abbinamento con la cucina veronese da provare con un tuo vino.
Un calice da abbinare al risotto tastasal? Sceglierei il ns Almaluce igt toscana, morbido e profumato, in grado di sostenere e valorizzare primi piatti complessi, bilanciando la fine speziatura pepata del risotto col suo lungo finale equilibrato. Con il lesso con la peará, perché no, il nostro a.Mici Chianti Classico Riserva, che fa eco al piatto grazie alla sua speziatura e si fonde con la salsa di accompagnamento del bollito, rinfrescando all’attacco ma integrandosi al gusto fino al suo lungo e intenso finale.

Vini in degustazione
Chianti Classico Cortedomina 2020
Chianti Classico Riserva a.Mici 2020
Chianti Classico Gran Selezione a.Marti 2020
Almaluce IGT Toscana Rosso 2019

 

CORTEDOMINA – Località Case Sparse 61 – 53017 Radda in Chianti, Siena.

 

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Tenuta Baccanella https://www.godsavethewine.com/tenuta-baccanella/ Fri, 28 Mar 2025 16:19:59 +0000 https://www.godsavethewine.com/?p=29195
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Un protagonista della nostra serata God Save The Wine in occasione del Vinitaly, martedì 8 aprile ore 20.00 al Due Torri Hotel *****L di Verona

Tenuta Baccanella prende il nome dalla zona in cui sorge. Nasce negli anni ’80 come azienda cerealicola e olivicola. Tutto è partito da una passione di famiglia con il nonno Aldo, che faceva il fattore e si trasferì nel Mugello a lavorare per Frescobaldi.
Negli anni 2000, grazie a degustazioni e l’amore per il mondo enologico, si è deciso di indirizzare l’azienda sulla produzione vinicola, realizzando vigna e cantina. Ora è Giulio a guidare l’azienda con i figli Umberto e Guido a dargli una mano.
Il primo vino realizzato è un passito, frutto di una tradizione di famiglia tramandata fino ad oggi cui si son aggiunti un Pinot nero e una bianco da uve chardonnay.
Il pinot nero è già tra i migliori di Toscana: fine elegante il naso tra ciliegia e cacao, viola e pepe, susina, prugna selvatica. Vinificato senza raspo con tannino che pulsa bene grazie ad un savio passaggio in barrique che lo apre senza coprire nulla; al sorso agita un bel balsamico e vaniglia, condotte in maniera molto piacevole e stuzzicante.
Oggi la tenuta conta mezzo ettaro vitato (0.2 di Pinot Nero, 0.1 di Chardonnay e 0.2 di Pinot Nero da poco), ma in futuro l’idea sarebbe quella di triplicare i terreni vitati, condizioni ambientali e clima permettendo, ovviamente!

Vini in degustazione
Nicol 23, annata 2023, bianco secco, prodotte 850 bottiglie
Baccarosso, annata 2021, 100% pinot nero, prodotte 1550 bottiglie
II Via passito, annata 2016, prodotte 730 bottiglie

 

Tenuta BaccanellaBorgo San Lorenzo, Località La Brocchi Canicce, 21, Mugello, Toscana – tenutabaccanella@gmail.com

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